Pagine

giovedì 30 giugno 2011

Casertana: il futuro resta un'incognita

E ora i tifosi s' interrogano sul futuro della Casertana. Verazzo lascia o raddoppia? L'attesa conferenza stampa per chiarire il futuro e le recenti voci di un suo possibile addio è stata rinviata.
Nessuna comunicazione ufficiale in merito e in città iniziano a farsi largo le più disparate ipotesi. Sarà l'epilogo di una lunga telenovela o il patron ha preso semplicemente tempo? Resta comunque in piedi l'ipotesi Bizzarro, nonostante lo scetticismo che regna tra le tifoseria. L'ex presidente del Real Marcianise ha proposto al Sindaco Pio Del Gaudio di costituire un pool di imprenditori capaci di salvare e soprattutto rilanciare il calcio casertano. Al momento non ci sono notizie ufficiali, ma i ben informati sono convinti che la trattativa resta in piedi e che bisognerà pazientare ancora qualche giorno.
Insomma como ogni anno i tifosi rossoblù restano incollati ai pc per conoscere buone nuove sull'amata Casertana.

Di Armando Serpe

mercoledì 29 giugno 2011

Casertana ancora nel caos, cancellata l'attesa conferenza stampa di Verazzo

Che fine ha fatto Verazzo? Questa la domanda che si è fatta largo nelle ultime ore all’ombra della Reggia. La giornata di oggi avrebbe dovuto rappresentare una tappa importante per il futuro della Casertana. In agenda c’era l’attesa conferenza del presidente. E’ dall’ultima disfatta con il Sambiase, infatti, che si attende questo confronto Verazzo-stampa. Lecito aspettarsi un appuntamento in cui fare il bilancio del primo anno passato al timone della Casertana. Fatto sta che con il passare delle settimane l’agognata conferenza ha assunto un peso specifico ancor più consistente. Bisogna chiarire punti nodali riguardanti il futuro. Le tante voci che si sono susseguite negli ultimi tempi hanno contribuito soltanto a portare caos in viale Medaglie d’Oro e a disorientare l’intera piazza. Ebbene Verazzo aveva preannunciato per questo mercoledì un incontro con stampa e tifosi in cui dire la sua verità. Avrebbe rispolverato quanto accaduto nella vicenda Spezzaferri e del rapporto non idilliaco con la nuova amministrazione. Ma soprattutto avrebbe comunicato la sua decisione in vista del futuro. In fondo il 12 luglio non è così vicino, ma neppure troppo lontano. Entro tale data bisognerà formalizzare l’iscrizione al campionato di D. Fatto sta che nessun comunicato ufficiale è stata emesso dalla sede del ‘Pinto’. Conferenza, dunque, non confermata. Per quale motivo? Verazzo continua a risultare irreperibile per sua chiara volontà. Il presidente ha deciso, quindi, di concerto con il suo avvocato Adolfo Russo di prendere ancora tempo per valutare le mosse da effettuare nei prossimi giorni. C’è chi attende che il patron rimetta la squadra nelle mani del sindaco: gesto simbolico a cui Verazzo ha più di una volta rivolto il suo pensiero. Ma, si sa, il presidente non ha intenzione di passare la mano a titolo gratuito. E quindi la Casertana continua ad essere in balìa di un pericoloso vortice. Nessuno è disposto a fare la prima mossa e questo ha portato ad una fase di stasi senza sosta. Raucci, Iapicca, Spezzaferri, Bizzarro, Pascarella, Verazzo: nel giro di poche settimana si è messo su un vero e proprio ‘rosario’ di nomi. Ma il risultato resta sempre lo stesso: quello che lo scorso anno ha rischiato di portare alla scomparsa del calcio casertano. 
Di Giuseppe Frondella

GRUPPO FACEBOOK PER CONVINCERE VERAZZO AD ORGANIZZARE LA CAMPAGNA ABBONAMENTI PER LA C2

Buondì.
Il gruppo facebook creato serve a far organizzare una campagna abbonamenti al presidente Verazzo.
Primo per fargli capire che non deve lasciare la piazza, secondo perchè con i soldi della campagna abbonamenti, ammesso che ne siano tanti, facciamo capire che non abbiamo bisogno di nessuno e che da soli con l'aiuto ovviamente della famiglia Verazzo possiamo raggiungere traguardi importanti.
Capisco la delusione e il distacco sempre più frequente dalla realtà calcistica casertana, ma dobbiamo assolutamente reagire anche perchè a tutto questo si aggiunge il fatto di avere si, un sindaco tifoso, ma che sta mettendo i bastoni tra le ruote all'unico presidente dopo l'era Cuccaro che sia riuscito a dare un po di lustro e dignità alla società calcistica casertana compensato anche dal fatto che, a detta sua, la casertana verrà ripescata al 100% secondo quello che gli hanno detto in lega.
Questo non è un azionariao popolare, ma se la cosa dovesse andare in porto ognuno comunque avrà in mano un abbonamento in cambio della quota alle partite e quindi non saranno soldi sprecati.
Su questo però c'è solo l'ostacolo tessera del tifoso che però potrebbe essere aggirata dal fatto di non avere in mano un abbonamento ma 15/16 biglietti alle partite del campionato che andrà a giocarsi, magari trovando una soluzione per mettere tutti daccordo.
Pensateci, potremmo dare una bella risposta a tutti.

Buon proseguimento
Franco

Clikka qui per vedere ed entrare nel gruppo.

martedì 28 giugno 2011

Consiglio Federale, riforma campionati al 31 luglio. Per i ripescaggi c'è tempo fino al 29 luglio

Il presidente Abete ha aperto i lavori alle ore 11.00; presenti: il vice presidente vicario Tavecchio (presidente LND); i vice presidenti Macalli (Lega Pro) e Albertini (AIC); Lotito per la Lega Nazionale Professionisti – Serie A; Abodi per la Lega Nazionale Professionisti – Serie B; Pitrolo, Mormando per la Lega Pro; Mambelli, Gagliano, Tonelli, De Colle, Delogu, Repace per la Lega Nazionale Dilettanti; Tommasi, Giugni, Grosso, Serioli, Calcagno per l’Associazione Calciatori; Ulivieri, Bolchi, Cudicio per l’Associazione Allenatori; il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Nicchi; i componenti il Collegio dei Revisori dei Conti; il direttore generale della FIGC Valentini, il segretario della FIGC Di Sebastiano.

Riguardo alle modifiche regolamentari è stato approvato il testo della norma transitoria dell’art. 50 delle N.O.I.F. con la quale si dispone che le modifiche dell’ordinamento dei Campionati potranno essere deliberate entro il 31 luglio per poter entrare in vigore dalla stagione sportiva 2012/2013.

Riguardo ai ripescaggi nei campionati professionistici è stato fissato per gli eventuali ripescaggi della stagione sportiva 2011-2012 il termine del 29 luglio 2011 ore 19.00 per il deposito delle relative domande e della documentazione richiesta.

Casertana, Del Gaudio su Bizzarro: "Proverò a fargli cambiare idea"

Se lo scorso anno le presunte cordate interessate si erano susseguite in rapida successione, in queste settimane, invece, non si è potuto fare altro che prendere atto dell’imbarazzante ricerca di un’alternativa alla gestione-Verazzo. Proprio per questo i primi giorni della settimana sono filati via senza alcuna novità e soltanto qualche tentativo di rispolverare questa vecchio pallino. Bizzarro a Caserta nelle vesti di direttore tecnico? No, non è questo che si cerca per la Casertana. Qui urgono imprenditori capaci di mettere sul tavolo moneta sonante. A quanto pare l’intento è quello di dare spazio ad una nuova squadra societaria (sempre che ci sia), quando forse sarebbe più semplice affiancare a Verazzo qualcuno che possa darsi man forte nel suo progetto. E intanto in mattinata il sindaco Pio Del Gaudio è tornato a parlare di Casertana. La fase di stallo preoccupa ed il primo cittadino risponde così: “Di sicuro la vicenda legata all’Aversa Normanna mi ha deluso non poco. Purtroppo Spezzaferri è stato costretto a fare i conti con normative federali chiare. Ora stiamo facendo di tutto per trovare una soluzione che possa permettere alla Casertana di guardare avanti con ottimismo. Devo dire che tutti gli imprenditori che ho interpellato si sono mostrati disponibili ad investire nel calcio a Caserta. Io posso fungere soltanto da intermediario e non posso certo entrare nel merito della questione. La Casertana resta sempre una società privata. Ripeto, comunque, che chiunque volesse far calcio in queste città si deve dimenticare che il Comune possa contribuire economicamente. Stiamo lavorando per sbrogliare questa matassa e il mio augurio è che gli imprenditori che entreranno a far parte del progetto rossoblu pensino non soltanto alla D, ma anche alla C”. Sulla vicenda Bizzarro, Del Gaudio conferma la non fattibilità del discorso prospettato dall’imprenditore che bene ha fatto a Marcianise: “L’esperienza di Bizzarro nel mondo del calcio è indiscutibile, ma ora alla Casertana servono denari. E basta. Certo io farò di tutto per far cambiare idea a Bizzarro. La forza del gruppo Bizzarro non di discute e per questo sarebbe importante poter contare sul suo apporto e, perché no, anche in sinergia con Verazzo”.
Di Giuseppe Frondella

Casertana: che umiliazione giornaliera!

A Caserta e alla casertana vengono solo pezzenti, o vengono gente e presidenti che si comportano da pezzenti.
Ultimo caso Bizzarro, vengo a Caserta a fare il direttore tecnico con 10 imprenditori che mettono 100mila euro a testa, squadra fatta attendo solo un si! Stavamo giusto aspettando un miliardario come lui, che si comporta da pezzente... Ma dico io: quando la smettiamo e ci facciamo sentire realmente.
Sti personaggi c'hanno preso gusto a farci fare figure di merda umiliandoci ormai giornalmente.
Facciamo sentire la nostra voce, riattiviamoci, il tempo sta scorrendo e tra breve non ci sarà più possibilità di ripescaggio. Bisogna assolutamente alzare la voce e cercare di ripartire da questa benedetta C2.
Sti personaggi: Del Gaudio, Raucci, Spezzaferri, Bizzarro, Pascarella, ora pure Verazzo, ci stanno facendo solo perdere tempo. Tra poco finirà anche la menata Bizzarro e ricominceremo con "Artur a truff".
Dobbiamo organizzarci, dobbiamo fare qualcosa. Assolutamente dobbiamo cercare di impedire a certi personaggi di prendersi gioco di noi.

E' arrivato il momento di reagire!

Buon proseguimento
Franco

domenica 26 giugno 2011

Verazzo: “Bizzarro sarebbe l’uomo giusto, mercoledì consocerete la mia verità”

L’apertura di Salvatore Bizzarro alla Casertana non è certo passata inosservata. Mentre tra la tifoseria regna lo scetticismo visti i precedenti, l’attuale patron Francesco Verazzo ha analizzato il momento annunciando una conferenza stampa per mercoledì pomeriggio. “E’ il momento di dire come stanno realmente le cose – ha dichiarato – perché sono state scritte e dette molte sciocchezze. La pista Bizzarro è assolutamente percorribile, purchè ci sia l’aiuto di altre forze imprenditoriali. Prima di conoscere Salvatore ho conosciuto suo padre, persona splendida che ha inculcato prima al figlio e poi all’azienda i giusti valori professionali e umani. Fanno piacere le parole di stima e affetto che Salvatore ha usato nei miei confronti e non posso che confermare la mia più totale stima nei suoi confronti. Con lui sono certo che riusciremo a raggiungere traguardi inimmaginabili, ma come dicevo prima non dipende solo da noi. Il progetto proposto ci darebbe la possibilità di fare calcio a grandi livelli e nell’immediato di chiedere il ripescaggio in Lega Pro”. Su questo aspetto il presidente puntualizza: “Se la Casertana presenterà la domanda verrà ammessa tra i professionisti. Questo ve lo posso garantire perché abbiamo avuto rassicurazioni, anzi certezze dalla Lega. Siamo infatti noi la vera vincitrice del girone. Siamo stati tra i pochi club che ha giocato sempre onestamente e non escludo che anche in qualche nostra borraccia ci fossero sostanze strane. Oggi nel mondo del calcio ti puoi aspettare di tutto. C’è però un discorso complesso da fare e cioè costituire una società robusta, solida. Bizzarro sarebbe la persona ideale”. Nelle ultime ore è tornato alla carica anche Raucci che in più riprese ha manifestato la volontà di rilevare la Casertana: “Se nella giornata di lunedì si presenta con un assegno di 150.000 euro  la Casertana è sua. Francamente mi sono stancato di questi giochetti. Ci sono persone realmente intenzionate a prendere il mio posto? Che si facciano avanti ma con assegni alla mano. Fatti e non parole”. Ancora incerta la sua posizione qualora l’affare Bizzarro non andasse in porto e nessuno voglia affiancarlo: “In questo momento non mi posso sbilanciare. Con l’obiettività che mi contraddistingue dico che da solo è tutto più difficile. Ma sarebbe un discorso troppo lungo per riassumere in pochi minuti. Sicuramente non mi è piaciuto l’atteggiamento avuto da qualcuno nelle ultime settimane. Se dovrò lasciare lo farò con dignità e onestà. Ecco perché mercoledì incontrerò la stampa. Almeno stavolta potranno conoscer la verità”.
fonte: sportcasertano

Verazzo apre a Raucci: pronto a chiudere la trattativa

Domani potrebbe concludersi l’ennesima telenovela legata ai colori rossoblù della Casertana Calcio. Questa ipotesi trova riscontro in una dichiarazione rilasciata dall’attuale presidente Francesco Verazzo il quale si è detto disposto a fare un passo indietro per facilitare l’operazione legata alla proposta presentata dalla cordata che fa capo a Raucci che si è detto disponibile ad acquistare tutte le quote per la somma di 200 mila euro. Dal canto suo il presidente Verazzo ha fatto sapere che non ha difficoltà a chiudere questa operazione, anzi può anche facilitarla, facendo un ulteriore sconto di 50 mila euro, se il tutto viene definito entro domani o al massimo nei primi giorni della prossima settimana. Unica richiesta per cedere le quote alla nuova società è di avere la disponibilità della somma in contanti o in assegno circolare.

Bizzarro in aiuto della Casertana: “Squadra fatta, attendo solo un sì”

Nelle ultime ore la Casertana e i suoi tifosi sono tornati a sognare. A distanza di un anno Salvatore Bizzarro tende la mano ai falchetti. Il sindaco Del Gaudio, infatti, lo ha contattato con la speranza di coinvolgerlo nel progetto. L’imprenditore non si è tirato indietro e in meno di ventiquattro ore ha messo a punto un piano straordinario che rilancerà definitivamente il calcio in città. “L’idea – ha dichiarato – è quella di mettere su un team di almeno dieci imprenditori che investano 100.000. Il mio obiettivo non è quello di fare il presidente, ma poichè considero il calcio come un gioco, un divertimento, il mio ruolo sarebbe quello di direttore tecnico. Ho già raggiunto l’accordo con mister Boccolini e il ds Pasquariello. Porterei inoltre Poziello, D’Ambrosio, Della Ventura, Porpora, Ciano, Piscitelli, confermerei i vari Cordua, Corsale e con otto under di grande qualità la vittoria è assicurata. Sarebbe una bella rivincita per la città di Caserta che un anno fa non credette al mio progetto sbagliando clamorosamente. Non dimentichiamoci che la Nocerina (con Galizia, Filosa e Nigro:ndr) è salita in B grazie al ripescaggio per la mancata iscrizione del Real Marcianise. Perciò ai tifosi, alla stampa, a tutti coloro che amano la maglia rossoblù faccio una promessa: con la programmazione si torna in B. Ma non tra dieci anni, il tempo di vincere i campionati di Lega Pro e restituire la Casertana al calcio che conta”. Con Verazzo non ci sarebbero conflitti, anzi: “L’ho conosciuto qualche tempo fa e mi fece una bella impressione. Un professionista nel suo lavoro, un appssionato di calcio come i suoi figli e insieme credo proprio che potremmo costruire qualcosa di inimmaginabile. Ripeto: non avrò cariche societarie, ma solo tecniche. In questi anni ho dimostrato con i fatti che il calcio è malato e solo agendo in un determinato modo si riesce a rimanere puliti. Ho un gruppo di calciatori e staff pronto a iniziare, c’è però bisogno dell’aiuto della città, dell’imprenditoria locale, di chi come me e Verazzo vuole fare calcio a certi livelli. Per me, ad esempio, è imperdonabile l’errore commesso la scorsa state quando i giocatori sopra elencati non furono presi in considerazione dai tecnici rossoblù. Della Ventura fu addirittura mandato via…E oggi questi atleti hanno arricchito il proprio palmares con altri trofei, promozioni o finali playoff. Mi rimetto in gioco per tutti voi, spero che non vengano commessi gli errori passati. Bizzarro vi ha promesso la B e chi mi conosce sa che mantengo le promesse”. Ora la palla passa a Del Gaudio che in tempi stretti dovrà dare una risposta: possibile che in Terra di Lavoro non ci siano imprenditori disposti a garantire un futuro al calcio del capoluogo? Questa è un’occasione più unica che rara. Non sbagliamo ancora…
Da sportcasertano

giovedì 23 giugno 2011

Casertana, Raucci formalizza offerta a Verazzo

Una fase di stallo che non può che preoccupare. Il futuro della Casertana continua ad essere pieno di ombre ed incertezze. Appena ieri il presidente Verazzo aveva sbottato minacciando l’addio e mettendo in vendita il club. Questa volta, però, nessun intermediario sarebbe stato accettato. Quanto accaduto nella vicenda Aversa Normanna ha infastidito non poco l’attuale proprietà del club di viale Medaglie d’Oro. Chiunque voglia prendere in mano le redini della Casertana dovrà rivolgersi al presidente in persona e non più a Del Gaudio. Ma intanto nelle ultime ore proprio presso Palazzo Castropignano si è tenuto l’ennesimo confronto. Questa volta da una parte c’era l’avvocato Russo, in rappresentanza di Verazzo, e dall’altra Nicola Raucci. La cordata che si cela dietro quest’ultimo ancora non è uscita allo scoperto, ma tutti gli indizi sembrano condurre a Roberto Iapicca, figlio di Arcangelo ex presidente dell’Avellino. Ebbene Raucci avrebbe formalizzato una prima bozza di offerta al patron dei falchetti. Ma a quanto pare le parti sono ancora distanti e al termine dell’incontro non si è certo mostrato ottimismo. Ma intanto i giorni passano e la Casertana stenta ancora ad imboccare la strada giusta. Segnata sul calendario la data del 12 luglio: termine ultimo per la presentazione dell’iscrizione al campionato di D. Il Comune di Caserta tiene in caldo anche la pista che conduce a Giovanni Pascarella. Ma è chiaro che nelle ultime ore Verazzo ha stravolto le strategie rivendicando a sé ogni tipo di trattativa. Nelle prossime ore ne sapremo più. 

di Giuseppe Frondella

DEL GAUDIO VS VERAZZO


Sfumato in pochi giorni il sogno Lega Pro, si attendono adesso sviluppi risolutivi sul fronte societario. A breve il sindaco di Caserta, Del Gaudio, incontrerà l'attuale massimo dirigente, Verazzo, per capire le sue intenzioni.
In passato l'imprenditore di Casal di Principe aveva manifestato la volontà di continuare a patto, però, che si potesse utilizzare uno stadio "Pinto" all'altezza della situazione. I lavori di ristutturazione, consentiranno di poter disputare agevolmente il campionato di Serie D. Alla finestra pare, però, che ci siano altri imprenditori pronti ad intervenire e a prendersi la Casertana.
I nomi sono già noti da tempo: Raucci(che non ha un euro) e Pascarella(che non vogliamo), a capo di diverse cordate che il sindaco è pronto ad ascoltare. Ma prima, sarà necessario comprendere le reali intenzioni di Verazzo.
Il tempo scorre inesorabile, il mercato sta per entrare nel vivo e sarà fondamentale presentarsi al tavolo delle trattative con un club dalle cariche e progetti ben definiti per i giorni a venire.
In tutto questo trambusto di un paio di settimane con la menata spezzaferri abbiamo solo perso il tempo per pensare a cose più serie e fattibili. Verazzo resta? O non resta?
Intanto il nostro sindaco, che in un paio di settimane ha gia combinato i guai che gli altri hanno combinato in 5 anni, adesso non sa che fare. Ci sono sempre, poi, le questioni di orgoglio, è risaputo dal primo giorno d'insediamento che tra Del Gaudio e Verazzo non corre buon sangue e quindi alla fine si perderà ulteriore tempo.
Ma adesso che facciamo? Ci andiamo sempre noi tifosi sotto? Stiamo perdendo per il secondo anno consecutivo la chance di approdare in lega pro con il ripescaggio a mio avviso sicuro al 100%.
I nostri concittadini sono convinti che il sindaco tifoso stia facendo bene, io dico che ci ha gia rovinati. Perchè se avesse incontrato Verazzo dal primo giorno e parlato di stadio e ripescaggio, oggi 23 giugno, invece di parlare di quell'insignificante mezzo uomo di Spezzaferri che ci ha presi per il culo per il terzo anno consecutivo, stavamo parlando di documentazione, programmazione e fondi per il ripescaggioo in c2. Tutto questo invece non è possibile, solo ed esclusivamente, per un motivo...
NOI VOGLIAMO IL CALCIO PRO...
MA I NOSTRI POLITICI NO...

Commenti aperti
Buon proseguimento
Franco

U.S CASERTANA 1908 - 1993

TUTTO IL RESTO SOLTANTO UNA BRUTTA IMITAZIONE.......................................

mercoledì 22 giugno 2011

Casertana: dopo la farsa Spezzaferri, Del Gaudio contatta Verazzo

La farsa è giunta alla sua terza puntata. E questa volta speriamo sia realmente l’ultima. Casertana sedotta ed abbandonata come di consueto ormai. Ma soprattutto ancora una volta Spezzaferri che arriva ad un passo da Caserta per poi tirarsi indietro provando a minimizzare in maniera imbarazzante la trattativa condotta nell’ultima settimana. Dopo l’annuncio di Del Gaudio dato ai tifosi già al termine del corteo che ha percorso le strade del centro storico, anche il presidente dell’Aversa Normanna ha formalizzato l’abbandono della pista che conduce alla Reggia. La motivazione ufficiale resta l’impossibilità di mettere a norma lo stadio ‘Pinto’ entro il 30 giugno. Questo, infatti, è il termine ultimo per i club già presenti in Lega Pro nell’ultima stagione, come l’Aversa Normanna, mentre una deroga sarà concessa soltanto alle neopromosse. Fatto sta che Spezzaferri, dopo essere venuto allo scoperto, ora sta cercando un modo per farsi accettare nuovamente dai quei tifosi aversani che lo avevano condannato duramente. E così nella nota stampa diramata dall’Aversa Normanna si legge: “Sono stati il Sindaco con le istituzioni, le famiglie e chi ci sta più vicini, tifosi ed amici, a farci prendere la decisione giusta”. Insomma il solito epilogo ammirato nelle due precedenti occasioni, in versione rivisitata. Questa volta tutta la trattativa ha viaggiato sul filo dei comunicati stampa così come lo stile casertano prevede negli ultimi tempi. Ed ora? Questa la domanda più che lecita. Il sindaco Del Gaudio ha subito provveduto a contattare Verazzo e il suo avvocato Russo. Riprendere il discorso interrotto a maggio, ad oggi resta la soluzione più plausibile. Fatto sta che il presidente è stato molto chiaro: andrà avanti soltanto qualora non ci fosse l’ostruzionismo visto negli ultimi mesi. Sfumata la Seconda Divisione, e con il ripescaggio che al momento appare una chimera, resta in piedi la cordata di Giovanni Pascarella e quella rappresentata da Nicola Raucci. Quest’ultima, però, non è mai uscita allo scoperto facendo conoscere quello che è il proprio potenziale. Del Gaudio, inoltre, ha confermato il contatto avuto con Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli al quale è stata prospettata un’eventuale collaborazione, ma al momento nessuna risposta è arrivata. La prima mossa ora toccherà a Verazzo che, qualora qualcuno se lo sia dimenticato, è detentore ancora della proprietà di tutte le quote del club di viale Medaglie d’Oro. A Spezzaferri un consiglio: evitare di parlare in futuro di Casertana. A Verazzo una richiesta: una conferenza nella quale fare il punto della situazione e dire a chiare lettere quelle che sono le proprie intenzioni.

di Giuseppe Frondella

martedì 21 giugno 2011

Ecco l'iter per iscrizioni e ripescaggi in Lega Pro

C'è tutto il tempo per presentare la domanda di ripescaggio.... Che si sveglino...
L'estate finalmente è arrivata e come tutti gli anni si preannuncia rovente e torrida per i club di Lega Pro alle prese con iscrizioni ed eventuali ripescaggio Allora per chiarire a tutti i tifosi le dinamiche e gli step ai quali si devono sottoporre le varie società della terza serie, TuttoLegaPro.com vi spiega attraverso un vademecum quali saranno le date fondamentali di questa estate calcistica.
23-24-25 Giugno: non riguarda le iscrizioni, ma è comunque una data fondamentale in quanto presso l'Ata Hotel Executive di Milano si procederà alla risoluzione delle comproprietà.
30 Giugno: è il limite massimo per presentare le domande di iscrizione al campionato 2011/12 mediante fidejussione di 600mila euro per la Prima Divisione e 300mila per la Seconda. Se la documentazione presentata sarà incompleta si procederà a multe e penalizzazioni.
8 Luglio: rappresenta il primo snodo cruciale dato che la Covisoc si pronuncerà sulle iscrizioni comunicando le squadre iscritte e quelle non in regola.
12 Luglio: entro questa data i club respinti dalla Covisoc possono presentare ricorso contro le bocciature.
16 Luglio: La Covisoc esprime il proprio parere sui ricorsi delle società, parere che risulterà vincolante nelle iscrizioni.
18 Luglio: il Consiglio Federale annuncerà i nomi delle società escluse dai campionati e il format dei campionati.
31 Luglio: Si annunciano i ripescaggi e le società aventi diritto a usufruirne.
Intorno a Ferragosto: compilazione dei calendari per la stagione sportiva 2011/12
31 Agosto: termine ultimo per i tesseramenti di calciomercato.
4 Settembre: prima giornata del campionato 2011/12 in Prima e Seconda Divisione Lega Pro.

Intesa Ministero Interno-Figc: dal 2011-12 in trasferta solo con la Tessera del tifoso

E’ stato sottoscritto questa mattina al Viminale un protocollo di intesa tra il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il presidente della Figc, Giancarlo Abete ed i rappresentanti di Coni, Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro: secondo l’accordo, dalla prossima stagione gli abbonamenti e le trasferte saranno riservati soltanto ai possessori della “tessera del tifoso”.

Si completa, dunque, attraverso l’intesa odierna, il percorso avviato nelle scorse stagioni: dal 2011-12 i biglietti per il “settore ospiti” potranno essere acquistati soltanto da chi è in possesso della tessera del tifoso. L’accordo prevede, comunque, una ulteriore possibilità di deroga: se le società sono nelle condizioni di riservare posti nello stadio a tifosi ospiti senza tessera, dovranno preventivamente farne richiesta all'Osservatorio sulle manifestazioni sportive ed indicare le misure organizzative che intendono adottare (maggior numero di steward, individuazione di un settore adeguatamente separato da quelli destinati ai tifosi locali, percorsi che evitino possibilità di incroci tra le tifoserie).

Non esistono 4 ipotesi, per noi c'è solo Verazzo....

C'E' SOLO UN PRESIDENTE

IL BUFFONE SPEZZAFERRI ANCHE QUEST'ANNO HA USATO IL NOME DELLA CASERTANA PER RAGGIUNGERE I SUOI SCOPI... MOLTI CASERTANI PER IL TERZO ANNO LO SONO STATI A SENTIRE E L'HANNO SEGUITO... NOI VERI CASERTANI INVECE PENSIAMO UNA SOLA COSA....
ABBIAMO GIA UN PRESIDENTE....
ED E' UN SIGNOR PRESIDENTE....
SI CHIAMA FRANCESCO VERAZZO..... TUTTI GLI ALTRI SONO E RESTERANNO DEI PAGLIACCI E PARASSITI. E BAST!!!

lunedì 20 giugno 2011

L’area “Cappuccini” e la vicenda dell’Aversa Normanna… (leggete bene quest'arcolo e il suo finale)

Iniziano a volare gli stracci e si appalesano le mire sulla zona "Cappuccini" che già furono oggetto di una "fuga di notizie" avvenuta nel 2009, quando si seppe che un ingegnere noto tra Lusciano e Aversa, di cui confermiamo le iniziali N..S., senza che ufficialmente nessuno glielo avesse commissionato impegnò il suo staff per progettare uno stadio da 13 mila posti in quell'area, che è l'unica ancora agricola della città.
Quali interessi ci fossero si poteva percepire, ma ovviamente mai nessuno ha confermato nulla. Allora pubblicammo la notizia di questa stranezza, ma ovviamente i maggiorenti aversani fecero finta di non averla letta. Adesso leggendo tra le righe delle questioni che stanno riguardando il calcio aversano, si capisce molto di più sull'idea della dirigenza dell'Aversa Normanna che è guidata dal noto costruttore Giovanni Spezzaferri. Poche settimane fa i dirigenti granata hanno tenuto una conferenza, alla quale ha partecipato in maniera apparentemente cordiale anche il Sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, in quell'occasione venne illustrata l'intenzione dell'Amministrazione di promuovere uno sviluppo in chiave sportiva della zona in cui è ubicato lo stadio "Bisceglia", andando a creare una "cittadella dello sport" nell'area attualmente occupata dal mercato ortofrutticolo che dovrà trasferirsi in una struttura più idoena. Fin qui nulla di particolare, se non fosse che un attimo dopo è iniziata una sorta di guerriglia: i dirigenti dell'Aversa Normanna prima rispondono ad un "invito" del sindaco di Caserta per trasferirsi in quella località, poi battibeccando con alcuni politici aversani che una volta tanto hanno reagito a mezzo stampa contro la casertanizzazione predatoria, lo stesso Spezzaferri ed il direttore generale Alfonso Cecere hanno detto a chiare lettere: «All'Assessore allo sport, Romilda Balivo vogliamo inoltre ricordare che sono diversi anni che abbiamo proposto al Comune di Aversa di realizzare una cittadella dello sport in zona Cappuccini e che, nonostante la disponibilità manifestata pubblicamente dall'amministrazione, mai questo progetto ha avuto la giusta considerazione. Sarebbe stata un'occasione unica per aumentare le risorse di una zona periferica di Aversa, per migliorare la qualità della vita, ma soprattutto sarebbe un'occasione grande, sia sociale sia sportiva, per accrescere il lustro della nostra città sull'onda di quanto ha già creato l'Aversa Normanna». E' qui che casca l'asino, pubblicamente è stato detto che l'idea riguardava la zona del mercato e adesso definiscono pubbliche alcune esternazioni. Magari fatte in colloqui politici dove qualcuno spingeva per "Capuccini". Adesso si spiega cosa c'è dietro il progetto di N.S.. Il mercato è già di proprietà pubblica e quell'area non presenta interessi agricoli o patrimonio verde da tutelare, ma Spezzaferri e compagni evidentemente vogliono "Cappuccini" e per queste il Comune dovrebbe espropriare il terreno a chi lo coltiva, se così stanno le cose vadano a Caserta e chiedano di espropriare San Leucio o la Vaccheria.

Ma perché la Casertana non si trasferisce ad Aversa?

Questo è un articolo che ho copiato dal corriere di Aversa e Giugliano.
Non si capisce cosa ci guadagna l'attuale dirigenza dell'Aversa Normanna a trasferirsi a Caserta, attendono l'omologazione dello stadio di quella cittadina pur avendo un impianto regolarmente omologato a casa propria (ammesso che si sentano veramente aversani). Visto che a Caserta ammirano tanto quanto è stato messo in campo fino ad oggi dalla società dell'Aversa Normanna, potrebbero invitare i dilettanti della Casertana ad Aversa, così si costruirebbe una realtà veramente forte e darebbe al sindaco di quella città, che tanto si è appassionato a questo strano matrimonio, la possibilità di aver elevato il calcio della sua città trasferendolo in un panorama di più alto livello quello di Aversa.

Vorrei dire a questo giornalista che si parlerà sempre dell'Aversa a Caserta e mai il contrario per vari motivi uno su tutti:  Serie C o serie D o anche serie B per Aversa e per gli aversani non cambia nulla... Tanto loro guardano il Napoli, "si sentono napoletani".  E quando vanno fuori dicono di essere di Napoli.
E comunque una volta e per tutte, se il titolo Spezzaferri lo vuole portare a Caserta è bene altrimenti si stesse a casa. L'unica cosa che a noi casertani rode è che per il terzo anno viene messa in mezzo la casertana per scopi puramente personali, quelli di far guadagnare soldi a Spezzaferri con la sua cittadella dello sport. Cosa che in questo momento grazie alla paura del comune aversano e di quei 10, 20, 30 tifosi sta portando a termine nell'area ex Texas Instrument...

Un ultima cosa: volevo solo ricordare ai giornalisti aversani di non rompere le palle.
Ripeto L'Aversa Normanna se la possono anche tenere. Noi siamo casertani e abbiamo la
U.S. CASERTANA 1908 E AMEREMO SOLO QUELLA.

Buon proseguimento
Franco

Lega Pro 2011/2012: si ripartirà così?

In attesa degli sviluppi del calcio scommesse (penalizzazioni) e delle segnalazioni della Co.Vi.Soc. (ripescaggi) ecco gli organici dei campionati di 1ª e 2ª Divisione della Lega Pro per la stagione 2011/2012.
Importante una cosa: l'organico della Seconda divisione dopo le mancate iscrizioni scenderà probabilmente da 54 a 40 club, suddivisi in due gironi da 20:
> Prima Divisione
Alessandria, Andria, Atletico Roma, Barletta, Bassano Virtus, Benevento, Carpi, Carrarese, Como, Cremonese, Feralpi Salò, Foggia, Foligno, Frosinone, Gela, Latina, Lucchese, Lumezzane, Pavia, Pergocrema, Piacenza, Pisa, Portogruaro, Ravenna, Reggiana, Salernitana, Siracusa, Sorrento, Spal, Spezia, Taranto, Trapani, Triestina, Tritium, Viareggio, Virtus Lanciano.
> Seconda Divisione
Aprilia, Arzanese, Avellino, Aversa Normanna, Bellaria, Borgo a Buggiano, Brindisi, Campobasso, Canavese, Casale, Catanzaro, Cavese, Celano, Chieti, Cosenza, Crociati Noceto, Cuneo, Ebolitana, Entella, Fano, Fondi, Gavorrano, Giacomense, Giulianova, Isola Liri, L'Aquila, Lecco, Mantova, Matera, Melfi, Milazzo, Montichiari, Monza, Neapolis, Paganese, Perugia, Poggibonsi, Prato, Pro Patria, Pro Vercelli, Renate, Rodengo Saiano, Sambonifacese, San Marino, Sangiovannese, Sanremese, Santargangelo, Savona, Sudtirol, Ternana, Treviso, Valenzana, Vibonese, Vigor Lamezia.

La Casertana e la solita estenuante attesa estiva: ma ora bisogna decidersi!

Caserta che incrocia le dita e spera. E, cosa più grave, per l’ennesima estate è costretta a fare i conti con voci, indiscrezioni e trattative che qualora andassero in porto potrebbero realmente cambiare il corso della storia. Ma il tragitto dal paradiso all’inferno è sempre stato storicamente fin troppo breve. Il passato è pieno di delusioni e questo non fa che rendere ancor più estenuante l’attesa. Troppe volte i tifosi rossoblu hanno accarezzato il sogno di tornare finalmente a misurarsi contro avversari degni del blasone rossoblu. Lo scorso anno si era toccato il fondo: ad aprire le danze era stato proprio Spezzaferri. Una trattativa lunga e complessa, ma la fumata fu nera; nerissima. Poi venne la volta di Bizzarro ed un sogno incredibile come la Prima Divisione. Era giusto un anno fa. Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di quel ‘Pinto’ che corteggiava Bizzarro. Ebbene ci risiamo. Riecco l’attesa, riecco le paure. Spezzaferri questa volta è uscito allo scoperto confermando l’ammiccamento, ma soprattutto incontrando il sindaco di Caserta alla luce del sole. Questa volta sembra essere quella buona per la Seconda Divisione. Fatto sta che non bisogna né dimenticarsi che questa operazione porterebbe alla scomparsa del calcio ad Aversa, né che quella squadra che andrebbe a calcare il ‘Pinto’ debba essere senza mezzi termini la Casertana. Un club di riferimento per Terra di Lavoro? Questo non può che essere quello che porta sul petto il falchetto. Guai a mischiare la storia rossoblu con altro o a perdere per strada componenti fondamentali della tradizione calcistica della città della Reggia. Certo il trasferimento di titolo comporterebbe variazioni formali nella denominazione e nella sede, ma questo dovrà essere soltanto un passaggio intermedio. Certo a noi avrebbe fatto piacere centrare la C sul campo, soprattutto per evitare questo bailamme di voce. Ed invece ci risiamo. Proprio per questo le parti protagoniste in questa vicenda sono chiamate a fare chiarezza e non ad affidarsi soltanto a fredde note stampa. In ballo c’è una storia che, seppur troppe volte infangata, merita rispetto. Caserta ha il diritto di sapere quanto prima a cosa dovrà andare incontro. Caserta non può e non deve elemosinare nulla da nessuno. Ma soltanto accogliere a braccia aperte chiunque volesse davvero cambiare il corso della storia calcistica di Caserta. Le condizioni per l’approdo di Spezzaferri e la ‘sua’ Seconda Divisione a Caserta erano due: stadio a norma e ok di Figc e Lega Pro. Ebbene l’avvio dei lavori del ‘Pinto’ hanno sicuramente spianato la strada. Videosorveglianza, potenziamento dell’impianto di illuminazione ed accorgimenti come quello da apportare all’infermeria: questi gli interventi per avere l’ok dai prof. Chi è nella stanza dei bottoni, invece, già in passato ha espresso il proprio consenso ad una tale operazione. Ed allora? Dopo l’incontro con Macalli, quindi, non ci saranno più scuse: dentro o fuori, ma una volta e per sempre!

sabato 18 giugno 2011

Cecere e Spezzaferri rispondono al Vicesindaco De Chiara, all'Ass. Balivo e alla Curva Nord

Il Presidente Giovanni Spezzaferri e l’amministratore delegato Alfonso Cecere esercitano il diritto di replica in merito alle dichiarazioni rese dal Vicesindaco Nicola De Chiara e l’Assessore allo sport Romilda Balivo al quotidiano Corriere del Mezzogiorno, nella versione presente sul web, nell’articolo dal titolo “Giù le mani dall’Aversa Normanna”, del 17 giugno, a firma di Marilena Mincione. Al Vicesindaco Nicola De Chiara i massimi dirigenti granata rispondono: «Intendiamo chiarire che abbiamo risposto ad un invito – riferendosi alla richiesta di riunione inoltrata dal Sindaco di Caserta, Dott. Pio Del Gaudio (riunione tenutasi lo scorso martedì, 14 giugno) – per amicizia ma soprattutto per rispetto istituzionale e ringraziamento verso chi ha saputo pubblicamente conferire grandi meriti al progetto granata. Il Sindaco di Caserta ha testimoniato, infatti, con la sua chiamata, grande stima nei nostri confronti destando in noi soddisfazione nel riconoscere i tanti sacrifici fatti negli anni che ad oggi ci portano ad essere una delle più affermate realtà calcistiche nazionali che, però, non ha un seguito di pubblico adeguato. Ciò è orgoglio e vanto per la città di Aversa che calcisticamente è ormai capoluogo campano, nonostante non lo sia burocraticamente ed amministrativamente, e lo dimostra il fatto che, in questo momento, a differenza di tante altre società calcistiche di importanti città, che stanno vivendo momenti di difficoltà, abbiamo tutti i requisiti e prestato le garanzie necessarie per l’iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione». «Chi lavora nel mondo della comunicazione – concludono Spezzaferri e Cecere, rivolgendosi ancora al Vicesindaco aversano – ed ottiene da tante aziende sponsorizzazioni per il progetto editoriale di cui si occupa dovrebbe rendersi conto di quanto sia difficile andare avanti senza contributi e, proprio per questo, sposare il progetto Aversa Normanna, di respiro nazionale e che rappresenta soprattutto la città che istituzionalmente gli appartiene, ed incentivare ad avvicinarsi alla realtà granata». Nello stesso articolo pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno, l’Assessore allo sport del Comune di Aversa, Romilda Balivo, parla di quello dell’Aversa Normanna come un progetto che «dà lustro ed onore a tutta la città». Fa naturalmente piacere leggere queste parole ma non servono a far scemare il rammarico: «Siamo veramente orgogliosi della considerazione – proseguono i massimi dirigenti dell’Aversa Normanna – ma non trovare riscontro nei fatti a queste dichiarazioni ci lascia davvero tanto amaro in bocca. Ci riferiamo, tra l’altro, alla richiesta avanzata negli ultimi giorni dalla società che rappresentiamo al Comune di Aversa, attraverso la dott.ssa Balivo, Assessore allo sport, di ricevere un minimo contributo economico per far partecipare al prossimo Arsenal Tour, che si terrà al Bisceglia dal ventinove giugno al primo luglio, i bambini che non hanno possibilità economica. L’Arsenal, grandissima del calcio mondiale, ha scelto noi come partner, incrementando l’attenzione mediatica sull’Aversa Normanna, la sua Scuola Calcio e la stessa Città di Aversa. Siamo forse gli unici in tutto il Sud Italia, eppure tutto ciò non è bastato all’Amministrazione Comunale ad elargire il modesto contributo, richiesto solo per una nobile causa, che lo stesso Assessore allo sport, nonostante la sua grande sensibilità, si è vista costretta a negarci per mancanza di fondi». «All’Assessore allo sport, Romilda Balivo – aggiungono l’Ing. Spezzaferri ed il Dott. Cecere – vogliamo inoltre ricordare che sono diversi anni che abbiamo proposto al Comune di Aversa di realizzare una cittadella dello sport in zona Cappuccini e che, nonostante la disponibilità manifestata pubblicamente dall’amministrazione, mai questo progetto ha avuto la giusta considerazione. Sarebbe stata un’occasione unica per aumentare le risorse di una zona periferica di Aversa, per migliorare la qualità della vita, ma soprattutto sarebbe un’occasione grande, sia sociale che sportiva, per accrescere il lustro della nostra città sull’onda di quanto ha già creato l’Aversa Normanna» Per terminare, l’amministratore delegato Alfonso Cecere ed il Presidente Giovanni Spezzaferri replicano ad un comunicato emesso dalla Curva Nord e pubblicato da siti e giornali: «In conclusione – dichiarano – non possiamo essere felici di quello che ha dichiarato la curva nord, consapevoli che si tratti di un’iniziativa di alcuni e non di tutti i tifosi che occupano quel settore del Bisceglia, rinnegando la grande “AVERSA NORMANNA”, unica entità che in questi anni ha portato alla ribalta l’orgoglio della città di Aversa in tutta l’Italia. Che grande delusione! Ma – ci chiediamo - cosa è la Curva Nord ? Si tratta certamente di un contenitore vuoto che solo in qualche rarissima occasione viene utilizzato o è veramente il tempio del tifo della Normanna? Sicuramente rappresenta un esiguo numero di tifosi, praticamente assente in tutte le trasferte dell’ intero campionato, che, a nostro parere, di certo non è in grado di contribuire a quelle che sono le sorti dell’Aversa Normanna. Da costoro son partite solo lamentele alla nostra società che, francamente, ci meravigliano considerando la costante mancanza di partecipazione attiva. Se la fantomatica Curva Nord ritiene opportuno ripartire con un altro campionato e con un’altra compagine, così come ha scritto nel comunicato, che lo faccia pure! Non saremo di certo noi ad opporci». «Quel che noi vogliamo sia ben chiaro – concludono i massimi dirigenti granata - è che l’era dell’Aversa Normanna, come definita dalla curva nord, che dura ormai da sette anni, è un progetto importante, duraturo e destinato solo a crescere nel tempo a prescindere da chi lo continuerà a promuovere. Non è il consolidato modo di approcciarsi alla gestione del calcio, come è sempre stato in questa città, e non potrà essere scalfito da uno sparuto e forse interessato gruppo di persone che sicuramente non hanno mai avuto a cuore le sorti di questa città».

Casertana: lunedì confronto Spezzaferri-Macalli, ma Verazzo chiede chiarezza

E all’ombra della Reggia tornò il silenzio. Dopo giorni fatti di confronti e note stampa, sull’asse Caserta-Aversa al momento non ci sono novità di rilievo. L’ultimo atto resta la conferenza stampa nel corso della quale Del Gaudio ha dato inizio ai lavori del ‘Pinto’, spazzando via un’eventuale motivo di tentennamento da parte di Spezzaferri. Ebbene ora la parola non può che passare proprio al patron dell’Aversa Normanna. Come già accaduto nelle precedenti stagioni, ora l’imprenditore è alle prese con il malumore e le paure della piazza aversana. Ma questa volta la reazione dei tifosi normanni è stata ancor più dura: dito punto contro la diade Spezzaferri-Cecere, invitata a lasciare Aversa a costo di vedere scomparire il calcio a tinte granata. E proprio il faccia a faccia con i tifosi aversani nelle scorse stagioni ha rappresentato il ‘punto debole’ dalla proprietà dell’Aversa Normanna. Dal confronto con i supporters, infatti, si era sempre giunti ad un ripensamento. Questa volta, però, la trattativa sta avvenendo alle luce del sole ed i vertici granata sembrano essere ormai al punto di non ritorno: o la C a Caserta, o niente Aversa Normanna per Spezzaferri e Cecere. Intanto Verazzo continua a restare alla finestra. Il patron nelle ultime ore ha chiesto senza mezzi termini che sia fatta chiarezza. Suo intento iniziale era quello di provare a dar seguito al progetto imbastito lo scorso anno, ma di fronte ad un’operazione di tale portata, non vuole certo essere l’ostacolo che si frappone tra la Casertana e la Seconda Divisione. Intanto sembra ormai ampiamente sfumata la trattativa con la cordata rappresentata da Nicola Raucci. Le parti, infatti, non hanno trovato un accordo sui termini dell’operazione. A questo punto sul calendario resta da segnare in rosso la data di lunedì 20 giugno. Due appuntamenti in agenda. Spezzaferri incontrerà il presidente della Lega Pro Macalli per discutere della fattibilità del trasferimento del titolo nel capoluogo. 

Fonte. Giuseppe Frondella

venerdì 17 giugno 2011

I dirigenti dell’Aversa Normanna cavalcano dal centro verso la periferia, si compiacciono di essere andati a Caserta

Questo è un articolo trovato sul corriere di Aversa e Giugliano con tanto di foto che dimostra quanto loro non si sentano casertani ne napoletani e poi la domenica non vanno a vedere l'Aversa per andare a Napoli a cantare "noi siamo partenopei":
 
Aversa sta vivendo una delle umiliazioni più cocenti degli ultimi anni tra quelle inferte alla città Normanna dal colonialismo predatorio, perpetrato in continuazione dalla cittadina di Caserta. Nessuno si aspettava che il collaborazionismo filo casertano, che riconosce a quella località un inconcepibile diritto di supremazia ai danni della millenaria Aversa, fosse proprio anche dei dirigenti di quella che, insieme all'ippodromo Cirigliano, era la massima espressione sportiva dell'Aversanità, l'Aversa Normanna.

Un sodalizio che per il nome che porta, affermava il ruolo di centro propulsore della città rispetto al comprensorio che intorno ad essa gravita. I signori Alfonso Cecere e Giovanni Spezzaferri, nella qualità di imprenditori sono certamente liberi di usare i loro soldi come meglio credono, ma non possono giocare come se nulla fosse con il nome, l'orgoglio ed i simboli di una città. Nei giorni scorsi come appena il Sindaco di Caserta ha proposto loro di trasferire la squadra in quella cittadina, sono corsi a Caserta per discutere senza nemmeno titubare un attimo, almeno quel sindaco poteva venire ad Aversa e fare un po' di sana anticamera come si conviene a chi dalla periferia si sposta verso il centro. La provincia di Caserta è una mera invenzione amministrativa che non trova rispondenza nella realtà. In un comunicato la dirigenza filo casertana dell'Aversa Normanna, fa sapere che: "In ogni caso, la dirigenza granata, creatrice del progetto e brand Aversa Normanna, che negli anni è andato sempre più affermandosi a livello nazionale, non proseguirà in questo discorso se non dopo aver sentito la cittadinanza e le istituzioni locali e le loro volontà". E' follia, chiedono agli Aversani di aderire ad una situazione Casertana, la cosa più assurda e che né il Sindaco di Aversa, ne altri big della città normanna hanno reagito alla pesante ed offensiva iniziativa del Sindaco di Caserta. Intanto hanno fatto sapere che lo sponsor tecnico dell'Aversa Normanna, che almeno adesso si chiama ancora così, da quest'anno sarà la Givova.

"Il nuovo Pinto? Nascerà in tre mesi" Del Gaudio: qui la Seconda Divisione

CASERTA — Giovedì mattina la presentazione del progetto, da oggi operai già al lavoro per restaurare lo stadio «Pinto» in tempo per la iscrizione al prossimo campionato delle società di calcio di Seconda Divisione, cioè l’ex Serie C2. «Lavori di adeguamento strutturale e normativo al regolamento della federazione — ha detto il sindaco Pio del Gaudio — comunque indispensabili per garantire l’iscrizione entro la fine del mese alla squadra che giocherà sul campo della nostra città» . Sì, ma quale? Il sindaco: «Potrà essere la Casertana di Francesco Verazzo o l’Aversa Normanna di Giovanni Spezzaferri o anche un’altra. Ma quale che sia, lo stadio dovrà essere adeguato, agibile e funzionale». E la conferenza stampa di presentazione del progetto nella sala stampa del «Pinto» , prende due pieghe, quella tecnico amministrativa e quella sportiva. Cominciamo dalla prima.

SPALTI, UFFICI E SORVEGLIANZA - A parola già data non si viene meno e il sindaco che allo sport e al calcio ci tiene, pur senza ancora il supporto della giunta, comunque a nome della amministrazione scelta dalla città, va ad affrontare anche la situazione tecnico sportiva che bolle in pentola. Dopo un sopralluogo con il presidente del Coni, Michele De Simone, l’ingegnere Antonio De Crescenzo, tecnici comunali e lunga coda di tifosi, si va a illustrare la tabella delle operazioni. Due le fasi, comunque immediatamente consecutive, dei lavori (la spesa prevista è di 584.518 euro più altri 9.200 da destinare ad opere di sicurezza). Si comincia dal restauro della tribuna e di tutti i servizi connessi, uffici, spogliatoi, infermeria, la nuova biglietteria, le opere di illuminazione di video-sorveglianza con supporto di gruppi elettrogeni, la ricostruzione della Curva Sud che sarà dotata di sediolini di plastica. Tutte queste opere dovranno essere pronte prima dell’inizio del campionato di calcio.

LA PISTA D'ATLETICA - La seconda fase, da ultimare entro il 16 dicembre prossimo, riguarderà invece il rifacimento totale della malandata pista di atletica affinché anche la più nobile quanto più povera delle discipline torni ad essere protagonista nello stadio. Il sindaco Del Gaudio ha sottolineato il supporto determinante ricevuto dal Coni di Caserta per l’accelerazione del finanziamento dal Credito Sportivo e per tutto quanto risulterà fruttuoso da una collaborazione che sarà istituzionalizzata. Michele De Simone, presidente del comitato olimpico provinciale, ha garantito collaborazione fattiva, soprattutto per un regolamento di gestione e manutenzione che preservi l’impianto da usi impropri. Il secondo aspetto, quello sportivo (e non meno importante visto il numero di tifosi presenti), è aperto a ipotesi che dovranno essere concretizzate in tempi brevissimi.

IPOTESI FUSIONE AVERSANA-CASERTANA - Del Gaudio ha di recente promosso un pour parler tra i patron di Casertana e Aversa Normanna. A Francesco Verazzo e Giovanni Spezzaferri il compito di dire un «sì» come davanti a un ufficiale di stato civile: volete voi favorire la possibilità che in questo rinnovato stadio «Pinto» ci giochi una squadra di calcio professionista di Seconda Divisione? Le ipotesi: l’Aversa Normanna si trasferisce a Caserta; la Casertana ne acquista il titolo; la Casertana vende il suo ad altra società della provincia dopo la fusione; si concretizza una terza società che venga a Caserta con un logo che comunque richiami la città. Tra pochi giorni la soluzione di questo giallo dai colori rossoblù.

giovedì 16 giugno 2011

MOMENTANEAMENTE IN PAUSA DI RIFLESSIONE, PER VIA DI QUALCHE STRONZO!!!

Nuovo stadio per la Seconda divisione Presentati tutti gli adeguamenti al Pinto La curva Sud più capiente e videosorveglianza

Caserta insegue il sogno della Seconda divisione attraverso il trasferimento nel capoluogo del titolo dell’Aversa Normanna e si attrezza per i lavori di adeguamento dello Stadio Pinto, cui manca l’agibilità da tempo inenarrabile.
Stamane il sindaco Pio Del Gaudio, accompagnato per l’occasione dal dirigente Antonio De Crescenzo e alla presinza del presidente provinciale del Coni, Michele De Simone, ha infatti presentato agli organi di informazione tutti gli interventi che si intendono attuare per l’impianto di proprietà del Comune e che saranno propedeutici all’iscrizione al prossimo torneo agonistico della società calcistica, un adempimento che deve avvenire entro la fine di giugno.
I lavori previsti sono per importo complessivo di 584mila euro e rotti più 9mila per la sicurezza. Riguardano nello specifico l’adeguamento strutturale dell’intero stadio, compreso il terreno di gioco; ovvero la tribuna centrale, i distinti e le due curve con l’abbattimento e la ricostruzione della curva Sud in modo da ricavarci 7 mila posti (più 900 rispetto all’attuale capienza). E’ inoltre prevista la riqualificazione della biglietteria, il nuovo impianto anti-incendio, l’adeguamento dell’impianto di illuminazione (con la videosorveglianza) e la messa in opera dei gruppi elettrogeni per garantire l’energia elettrica anche in caso di black out. Dopo l’estate partiranno anche i lavori di rifacimento della pista di atletica

DA OGGI COMINCIANO I LAVORI ALLO STADIO PINTO

Dopo la conferenza tenutasi al Pinto il sindaco ha dato piena disponibilità. I lavori cominceranno da oggi e ha detto che in un mese e mezzo consegnerà uno stadio pronto per la C2. Queste le parole del sindaco.
Adesso c'è da valutare sempre la disponibilità di Spezzaferri di voler davvero fare calcio a Caserta e a certi livelli. Anche se tifosi e soci sostenitori dell'Aversa Normanna sono sul piede di guerra. non resta che attendere qualche ulteriore giorno.
Altrimenti con uno stadio pronto per la C2 non resta che chiedere al signor Verazzo di portarci lo stesso in C2 tramite un ripescaggio e sarebbe anche la scelta migliore perchè vorrà dire che ci siamo arrivati con le nostre forze..

Buon proseguimento

Franco

Aversa: i soci sostenitori non vogliono perdere il calcio

da sportcasertano.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’ingegnere socio sostenitore Romualdo Guida che chiede al presidente Spezzaferri di non far morire il calcio in città. “In un momento di incertezza per il nostro calcio, mentre i più puntano il dito io, come socio sostenitore e tifoso dell’Aversa Normanna, proseguo nel mio intento. Come già ho più volte detto, sto cercando con ogni risorsa di creare un circolo esclusivo per tutti i tifosi granata all’interno del quale condividere momenti sociali, ludici e sportivi. A questo circolo vorrei partecipassero anche i cittadini dell’agro aversano, tutti uniti dalla passione per l’Aversa Normanna. Ed è per raggiungere questo scopo che mi rivolgo direttamente al Sindaco di Aversa, Dott. Ciaramella. «Signor Sindaco, chiedo a lei di poter convocare quanto prima un incontro con i Sindaci e l’intellighenzia dell’intero agro circostante. L’occasione potrà essere di fondamentale importanza per parlare del mio progetto e trovare tante persone che lo sposino e possano, così, essere parte attiva nel mondo dell’Aversa Normanna. Sarebbe una grande opportunità sportiva così come potrebbe rappresentare l’inizio di un progetto politico, sociale e culturale che faccia da preludio alla nascita di una Grande Aversa. Come vede i motivi sono più che validi. Ora spetta a lei. Noi ci siamo e resteremo accanto all’Aversa Normanna»”.

DOBBIAMO FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE LUNEDI' 20 GIUGNO ALLE ORE 16

Continuate a far girare la voce, dobbiamo essere in tanti quel giorno. Non dico come l'ultimo corteo che abbiamo fatto nel marzo del 2005 perchè c'è stato poco tempo per organizzarsi. Ma almeno proviamo a fare un gran numero. Noi siamo la Casertana. E dopo 20 anni di delusioni. Dobbiamo solo far sentire la nostra voce. E far Capire una volta e per tutte che vogliamo rialzarci.
La manifestazione non sarà a favore di uno o di un altro. Sarà solo per la CASERTANA. Quindi niente Spezzaferri, ne Sindaco, ne Verazzo.
Lunedì si alza la voce solo per la nostra amata CASERTANA...
PORTATE TUTTI I VESSILLI CHE AVETE


mercoledì 15 giugno 2011

Spezzaferri e Cecere incontreranno sindaco e tifosi



Questo signore quando viene a Caserta con l'impegno di fare calcio, viene solo con la volontà si far tremare imprenditori e tifosi del suo paese Aversa, però a questo punto io credo che lui voglia solo l'appoggio di imprenditori della sua città che ogni anno ottiene con la minaccia di portare il titolo a Caserta.
Un qualsiasi "cretino" capirebbe subito che il suo paese non andrà oltre i 500 spettatori a domenica, quindi è ovvio che sono 3 anni che dice la stessa cosa ed è quindi ovvio che la volonta di avere un vero pubblico non ce l'ha.
Leggevo l'articolo di sportcasertano che ho incollato qui sotto e ho letto che non proseguirà questo discorso finchè non ascolterà prima i tifosi dell'Aversa... Beh cosa vuole che gli dicano... Vai a fare calcio a Caserta che siamo contenti anche noi!!!... Mah!
Io sono sempre dell'idea che il casertano debba cominciare ad essere più orgoglio e scrupoloso delle scelte che fa, prima che questa città crolli del tutto, sia dal punto di vista calcistico che dal punto di vista sociale.
Io sono ancora convinto che un presidente vero e Casertano la città ce l'abbia e si chiama Verazzo... Non vorrei trovarmi dinuovo in situazioni che ormai vedo da 20 anni e che nell'ultimo anno abbiamo visto solo per l'inesperienza nel mondo calcistico del signor Verazzo. Cerchiamo di non fare errori. che gia l'abbiamo fattp ieri facendo venire sto tizio millantatore a Caserta.
 
A ventiquattro ore dalla riunione a Palazzo Castropignano tra il Sindaco Del Gaudio e le dirigenze dell’Aversa Normanna e della Casertana, i massimi dirigenti Alfonso Cecere e Giovanni Spezzaferri chiariscono di aver aderito, su invito del Sindaco di Caserta, Dott. Del Gaudio, all’incontro, volto all’"eventuale" creazione di una squadra provinciale, con la dirigenza della Casertana. I temi affrontati, di grande richiamo calcistico per la provincia, hanno fatto sì che entrambe le dirigenze risultassero interessate. Tuttavia, davanti alle difficoltà di utilizzazione dello stadio del capoluogo qualsiasi ulteriore passo in avanti è stato bloccato. In ogni caso, la dirigenza granata, creatrice del progetto e brand Aversa Normanna, che negli anni è andato sempre più affermandosi a livello nazionale, non proseguirà in questo discorso se non dopo aver sentito la cittadinanza e le istituzioni locali e le loro volontà. Allo stato, l’impegno del Dott. Cecere e dell’Ing. Spezzaferri continua ad essere immutato rispetto ai progetti che sono stati illustrati alcuni giorni fa, tant’è che è stato già annunciato il nuovo allenatore, Nicola Romaniello, e scelto lo sponsor tecnico che da quest’anno sarà la Givova.

martedì 14 giugno 2011

L'opinione di Alessandro alias Vecchioultràrossoblu

Mi rivolgo a tutto il popolo rossoblù:
Secondo me si stanno facendo delle considerazioni troppo affrettate ed errate in merito a quello che sta accadendo e volevo esprimere il mio pensiero evidenziando alcune cose:

1 - Non possiamo dopo tanti anni ancora illuderci che tutto gira attorno alla fede, qui è poltica-interessi-accordi e schieramenti, quindi signori miei adesso apriamo gli occhi, C2 e subito, poi per il nome ne riparleremo più avanti (l'importante che c'è la parola Casertana);

2 - Non credo che Spezzaferri abbia in passato illuso nessuno, anzi ricordo benissimo che non ha mai sbandierato il suo intento, sono stati i giornalai a pibblicare la spiffero per fare notizia;

3 - Siamo stati sempre noi tifosi ad illuderci, Spezzaferri non ha trovato la volontà poltica per concretizzare un certo discorso, insomma mica era coglione e poi l'ex sindaco preferiva Sparaco in D, gli faceva comodo.
Non ci scordiamo che anche con Bizzarro ci siamo illusi noi, lui laveva detto dall'inizio le sue condizioni (noi malati e stupidi già vedevamo il Pinto pieno)

4 - Con Spezzaferri non otteniamo solo la C2, molti ancora non hanno capito che si avvicinerebbe alla Casertana una persona seria e capace, quante volte avete sentito di problemi economici dell'Aversa, riflettete bene;

5 - Verazzo è una persona seria e passionale non solo per la Casertana, ma per la nostra terra e io fossi in voi organizzerei qualcosa per fare in modo che resti in società, aldilà del suo schieramento politico, invito del Gaudio per il bene della Casertana a convincerlo a restare, anche perchè mi sentirei un vigliacco a gioire con Spezzaferri, quando questa persona ci ha solo rimesso e l'anno scorso si è caricato il fardello da solo sulle spalle;

7 - Grande Del Gaudio con tutti i cazzi che ha per la testa trova il tempo di contattare tanti imprenditori ed incontrarli, ci voleva proprio un sindaco tifoso, propongo con i soldi del tabellone di acquistare noi l'abbonamente e regalarlo a lui.

8 - Sono sicuro che sul tavolo delle trattative c'è anche la costruzione del nuovo stadio, insomma RISORGIAMO!!

Ragazzi riflettete sulle mie osservazioni e traete le giuste conclusioni, cerchiamo anche noi di non sbagliare, ne vale il futuro del calcio nella nostra città.

Alessandro (vecchiultràrossoblu)

Articolo di GUARINO con il comunicato integrale pubblicato su casertace.net

CASERTA – Il presidente della Casertana, Verazzo, è andato a sottomettersi, stamattina, a Del Gaudio. R questo significa inconfutabilmente che lui è un imprenditore affermato e ricco e io sono un giornalista bohemienne, ma squattrinato.
Mai ci sarei passato io, infatti, sotto le forche caudine, per sentirsi dire tante parole non sincere, quando ormai tutti hanno capito che Del Gaudio non lo vuole proprio Verazzo a capo della Casertana, perché non lo considera allineato politicamente, ma, soprattutto, per colpa del suo entourage, in cui c’era, ma ora non c’è più, anche il sottoscritto.
L’unica cosa buona che Verazzo ha fatto stamattina è stata quella di portarsi dietro Adolfo Russo, una delle persone che io più più stimp in questa città, dato che è colto, competente della professione che esercita, sobrio e onesto. Non solo, ma Adolfo Russo è anche uno sfegatato tifoso della Casertana. La sua voce baritonale echeggia nella tribuna dello stadio Pinto durante le partite dei falchetti e anche le orecchie degli arbitri l’hanno conosciuta bene.
Dunque, Adolfo Russo è l’uomo giusto per salvare il calcio di questa città, per venire a capo di questo guazzabuglio, in cui l’Aversa Normanna dovrebbe portare la squadra di seconda divisione a Caserta con il suo nome e un qualcosa che ricordi Caserta, la Casertana di Verazzo dovrebbe trasferirsi altrove con il nome Casertana e con il titolo di serie D e, a quanto mi risulta, da ieri, a Verazzo stanno facendo ponti d’oro proprio da Aversa. Insomma, si corre il rischio che l’Aversa giochi al Pinto e la Casertana, col suo nome, ad Aversa. Cose da “Mai dire gol”. Un vero casino, in cui l’imprenditore che quest’anno ha buttato via quasi un milione di euro vive un momento di confusione e anche di scoramento.
Le uniche parole che ha pronunciato stamattina, lasciando Adolfo Russo a rappresentarlo non solo nella riunione con il patron della Normanna, Giovanni Spezzaferro e il sindaco Del Gaudio, ma anche davanti ai microfoni delle tv, sono state queste: “Caserta non mi vuole”.
A chi gli ha obiettato che nessun tifoso della Casertana lo ha contestato o ha organizzato manifestazioni contro di lui, non ha risposto. Più di qualcuno ha interpretato, dunque, la frase come riferita a chi la città di Caserta, in questo momento, rappresenta, cioè il sindaco Del Gaudo.
Qui sotto pubblichiamo integralmente, come sempre, perché questo è un luogo di idee, di posizioni, di riflessioni, ma è , soprattutto, il luogo della democrazia liberale, il luogo in cui tutti, ma proprio tutti, anche quelli che dicono e scrivono cazzate, le possono liberamente esprimere senza censure. Un solo commento, che poi è una domanda retorica, rispetto a questo comunicato: che significa che l’operazione di pernutazione sportiva (Dl Gaudio è un dottore commercialista e, come me, sa cos’è una partita doppia) deve avvenire con il consenso delle cittadinanze di Aversa e Caserta? Che di qui al 30 giugno, data di scadenza per le iscrizioni ai campionati, facciamo due referendum popolari?

Primo incontro interlocutorio, questa mattina, tra il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio e i presidenti della Casertana Calcio e dell’Aversa Normanna, rispettivamente Francesco Verazzo e Giovanni Spezzaferri, accompagnati da Raffaele Verazzo e Alfonso Cecere, per valutare la possibilità di creare una squadra di calcio provinciale, avente sede nel capoluogo.
Durante l’incontro, promosso dal sindaco Del Gaudio, sono stati affrontati gli specifici temi legati alla possibilità di allocare presso la città capoluogo la squadra di calcio, a respiro provinciale.
Le parti hanno constatato reciprocamente, un’ampia disponibilità ad interloquire e a trovare soluzioni soddisfacenti.  Allo stato, si sono impegnati ad approfondire le possibilità operative sia in sede di FIGC e sia dopo un doveroso riscontro con le cittadinanze di Caserta e Aversa.
“Diamo la nostra massima disponibilità – dichiarano congiuntamente i presidenti Verazzo e Spezzaferri – a realizzare questo importante progetto del calcio in provincia di Caserta. Tutto questo, però dovrà essere realizzato, come detto, dopo aver ottenuto un’ampia condivisione delle cittadinanze interessate”.
Soddisfatto dell’incontro, il sindaco di Caserta Del Gaudio, il quale ha dichiarato che “l’obiettivo che mi sono prefissato, in veste di sindaco, si sta già realizzando. Far sedere allo stesso tavolo i massimi responsabili delle due principali compagini calcistiche Casertane ed aver ottenuto da loro una disponibilità di massima a realizzare il progetto ipotizzato, - continua Del Gaudio - di una squadra provinciale di calcio, con sede a Caserta e contenente il nome Casertana, è già motivo di grande soddisfazione. Spero che la Federazione Italiana Gioco Calcio, nel corso dell’incontro che si terrà oggi pomeriggio, vorrà concedere alle parti un congruo termine affinché si concretizzi l’operazione prospettata”.

Casertana-Aversa, fumata grigia per la fusione. Dichiarazione di Spazzeferri a TLP

Ci si aspettava l’annuncio della fusione tra la Casertana e l’Aversa Normanna e invece dall’incontro tra i presidenti è giunta una inattesa fumata grigia. In realtà Verazzo e Spezzaferri hanno trovato l’accordo, ma l’ultima parola spetta alla Lega che dovrà esprimersi sulla possibilità di giocare allo stadio ‘Pinto’. Attualmente infatti l’impianto di Via Medaglie d’Oro non è a norma per i professionisti (mancano tornelli, sistema di videosorveglianza e un adeguato settore riservato alle tifoserie ospiti) e servirebbero tempi piuttosto lunghi per ricevere l’ok dalla commissione di vigilanza.

Ma i due presidenti, grazie alla collaborazione del Sindaco Del Gaudio, sono già a lavoro per trovare una soluzione. “Con il collega e amico Verazzo c’è intesa su tutto – ha detto Giovanni Spezzaferri, contattato in esclusiva da TuttoLegaPro.com – e ringrazio il Sindaco che si sta mettendo a disposizione per portare in porto un progetto così importante. Non dipende a questo punto solo da noi perché in meno di una settimana dovremo presentare la domanda per il cambio di sede alla Lega e attualmente lo stadio di Caserta è in pessime condizioni. Lavoreremo anche di notte se necessario, faremo di tutto per non deludere nessuno”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Verazzo che però rassicura anche i sostenitori rossoblù: “Se la fusione non dovesse arrivare il calcio a Caserta non morirà. Mantengo sempre gli impegni e ripartiremo dalla serie D. Francamente però mi auguro che tutto possa risolversi in tempi brevi. Siamo fiduciosi, ma come diceva Spezzaferri non dipende solo da noi”.

Sambiase, Valle Grecanica e Interpiana: al vaglio un possibile ripescaggio in Lega Pro?

Vuoi vedere che per l'ennesimo anno lo prendiamo in quel posto 2 volte invece di 1.
Adesso siamo tutti proiettati alla C2 con Spezzaferri mentre stiamo magari perdendo il treno che porterebbe la Casertana da sola in C2 senza l'aiuto di questo signore che per il terzo anno si presenta al comune di Caserta con qualche idea. Leggevo poco fa di un articolo che riporto qui sotto di tre squadre che vorrebbero essere ripescate in C2 visto il crollo ormai imminente dei 40 club tra C1 e C2. La cosa bella è che parlano anche di bacino di utenza.
Io avrei fatto camminare 2 progetti paralleli, mi sarei prima accertato che un eventuale ripescaggio non fosse stato certo e poi avrei intrapreso la strada della fusione. Perchè parliamoci chiaro andare in C2 e chiamarsi CASERTANA è una cosa, andare in C2 e chiamarsi Casertana Normanna ne è un altra.
Vuoi vedere che ste 3 squadrette dal GRANDE bacino d'utenza vanno in C2 e noi restiamo a bocca asciutta perdendo sia l'una che l'altra possibilità???
Non voglio fare il tira piedi ma dopo quello che ho visto in quesi 20 anni e specialmente gli ultimi 3 non è che sia tanto sicuro di essere così fortunato.

Sambiase, Valle Grecanica e Cittanova Interpiana l' anno prossimo in Seconda Divisione? Tutto è possibile. Infatti queste tre società stanno valutando seriamente l' ipotesi di un possibile ripescaggio vista la situazione critica in cui versano moltissimi club che militano sia in Prima e sia in Seconda Divisione (sarebbero ben 40). Sambiase, Valle Grecanica e Cittanova Interpiana hanno un buon bacino d'utenza e solidità economica. Il Sambiase dopo il raggiungimento della finale play-off del Girone I con la Forza e Coraggio Benevento, sarebbe intenzionato a fare domanda di ripescaggio in Lega Pro, anche perchè il Forza e Coraggio non la farà e quindi si potrebbero spalancare le porte al professionismo per la seconda squadra di Lamezia Terme.
Per la Valle Grecanica (club di un comprensorio di tre paesi che sono Melito Porto Salvo, Bagaladi e San Lorenzo) l' ipotesi ripescaggio in Lega Pro è tra le opzioni per la prossima stagione, ma squadra e allenatore sono ancora da definire, e c'è anche l' ipotesi di un altro anno in serie D.
Mentre per il Cittanova Interpiana il sogno Lega Pro è possibile grazie alle garanzie economiche del presidente Condomitti e alla nomina del nuovo allenatore Girolamo Mesiti.  E quindi per il Cittanova Interpiana dovrà decidere se presentare la domanda di ripescaggio in Lega Pro o fare un altro anno in serie D.

Interviste a Spezzaferri, Verazzo e l'avvocato Russo all'uscita del comune

PERDONATE L'AUDIO MA LA PIOGGIA E LA BASSA VOCE DI SPEZZAFERRI NON MI HANNO PERMESSO UNA DISCRETA QUALITA' DEL VIDEO.
Comunque da quello che si può sentire sembra che le intenzioni siano buone, ma Verazzo e l'avvocato hanno parlato di qualche intoppo.
Non si sa quindi come andrà a finire, fatto sta che i tempi sono strettissimi.

QUESTA INVECE L'INTERVISTA A VERAZZO E ALL'AVVOCATO RUSSO



Ancora nulla di fatto e fusione rinviata. L’intesa tra i due presidenti, giunti poco prima delle 13 a Palazzo Castropignano, è stata trovata. Tutti d’accordo, ma l’ultima parola spetta alla Lega. Dovrà essere valutata la richiesta di trasferimento della sede (ma questo non preoccupa certo), il cambio di denominazione ma soprattutto dovranno essere valutate le condizioni dello stadio ‘Pinto’. Al momento l’impianto di Via Medaglie d’Oro non è a norma e bisognerà intervenire urgentemente per ottenere l’ok. Il problema è che il 20 giugno (data ultima per ottenere il cambio di sede) è troppo vicino e sarà molto difficile ottenere il lasciapassare della commissione per la sicurezza. Insomma il tempo stringe e bisognerà sfruttare ogni minimo secondo sperando di strappare una deroga alla Lega.

lunedì 13 giugno 2011

Aversa Normanna, Romaniello il nuovo allenatore

Come vedete l'Aversa continua per la sua strada, smettiamo di credere a questa cavolata della fusione.
Non ci crede più nessuno e comunque io questo Spezzaferri non lo voglio. Lo aspettavamo a braccia aperte gia 2 anni fa, adesso non gli credo e non lo voglio.
Questo è l'articolo.

La S.F. Aversa Normanna srl comunica che per la stagione 2011/2012 Nicola Romaniello rivestirà il ruolo di allenatore della Prima Squadra. Romaniello, che ha appena concluso il corso a Coverciano conseguendo il patentino per allenare in categoria, tocca con quest’incarico l’apice della propria carriera dopo essere stato storico capitano sul campo di gioco, seguendo le orme del papà Gaetano, allenatore della Berretti, nella stagione 2009/2010, e degli Allievi, in quella appena conclusa, e responsabile dell’intero settore giovanile dell’Aversa Normanna da due anni. Un destino, quello di Romaniello, che proseguirà con una nuova avventura per l’anno 2011/2012: "Sono molto emozionato – dichiara a caldo il neo allenatore – e naturalmente felice per l’incarico che la società ha deciso di affidarmi. Ringrazio il Presidente Spezzaferri e l’amministratore delegato Cecere per aver creduto in me durante questi anni e per avermi rinnovato la propria fiducia consentendomi di fare un passo così importante. Da oggi inizieremo a lavorare sodo, e tutti insieme, per preparare la prossima stagione che sarà particolarmente difficile. Questa è da sempre la mia famiglia e per me sarà un onore prendere per mano i giovani che faranno parte della rosa il prossimo anno".
"Siamo felici – dichiarano l’ad Cecere ed il Presidente Spezzaferri – ed altrettanto emozionati. Da molto tempo ci eravamo prefissi come obiettivo quest’incarico per Nicola ed abbiamo atteso che terminasse il corso per poterlo ufficializzare. Abbiamo inteso premiare Nicola per quanto fatto in questi due anni a capo del settore giovanile e durante tutta la storia dell’Aversa Normanna che per noi, senza lui, non sarebbe stata la stessa. Nicola è cresciuto con noi ed ora è arrivato il momento di dimostrare a tutti quanto vale anche come allenatore tra i professionisti. Siamo sicuri che farà bene poiché ha tutte le carte in regola per farlo".

domenica 12 giugno 2011

Possibile fusione tra Casertana e Aversa Normanna?

La S.F. Aversa Normanna srl comunica di aver ricevuto, in data odierna, un invito da parte del Sindaco di Caserta, Dott. Del Gaudio. Oggetto dell’invito, come si legge nella richiesta inviata alla dirigenza di via Riverso, è la realizzazione di un progetto calcistico provinciale che coinvolga Aversa Normanna e Casertana. La riunione, che si terrà nei primi giorni della prossima settimana, servirà a far confrontare le parti coinvolte per iniziare un eventuale percorso volto alla nascita di una squadra provinciale in grado di disputare un campionato professionistico. La S.F. Aversa Normanna srl risponde, così, all’invito della massima autorità cittadina di Caserta: "Con la presente – commenta il Dott. Alfonso Cecere, amministratore delegato granata - dichiariamo la nostra piena disponibilità all’incontro teso all’eventuale creazione di un unico soggetto calcistico provinciale. Resta ben inteso che la nostra eventuale adesione a tale progetto resterà subordinata all’approvazione dei competenti organi della F.I.G.C. ed all’esito di successivi incontri che terremo con le istituzioni aversane e la tifoseria normanna. Inoltre, sarà condizione per noi necessaria che lo stadio comunale di Caserta presenti i requisiti infrastrutturali richiesti dalla Lega Pro per la disputa del campionato professionistico di Seconda Divisione. Ringrazio ancora, a nome mio e del Presidente Spezzaferri, il dottor Del Gaudio per averci contatti e per aver mostrato di condividere un progetto da noi già ipotizzato negli anni passati". "In effetti – aggiunge il Presidente Spezzaferri – il Dott. Del Gaudio mostra le stesse intenzioni da noi palesate da qualche anno a questa parte. E’ stata sempre nostra intenzione creare una forza calcistica provinciale che potesse coinvolgere l’intera popolazione abitante sul territorio ed essere un grande valore aggiunto a livello sociale, sportivo e d’immagine. La strada eventuale da percorrere è lunga. Partiremo da questo primo incontro e se ci sono le basi metteremo in atto ogni più attenta valutazione per far in modo che tutta la provincia sia coinvolta in questo progetto, in particolare i tifosi dell’Aversa Normanna che da sempre ci sono stati vicini".

Spezzaferri interessato alla Casertana calcio

Ci risiamo ed ecco che usa dinuovo il nome della casertana per far svegliare i propri tifosi.
Parlo del presidente dell'Aversa Normanna Spezzaferri che per il terzo anno consecutivo vorrebbe far credere alla piazza casertana che è interessata a rilevarla.
fonte: lunaset.it

Per la Casertana calcio sembra riaccendersi la possiblità di approdare al calcio professionistico. Interessato a prendere il timone della società sembrerebbe, il condizionale è ancora d'obbligo, il presidente dell'Aversa Normanna Spezzaferri. Come si sa, in questa fase sono tante le voci che si rincorrono, ma questa che porta al massinmo dirigente della squadra aversana, che milita in serie C2, sembra avere delle fondamenta. Tanto è vero che lunedì prossimo, proprio Spezzaferri dovrebbe avere un incontro con il nuovo sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, con all'rdine del giorno il futuro della Casertana. Il vertice a due sarebbe già stato fissato per la mattinata di lunedì. Ovviamente è ancora presto per fare delle previsioni, ma non si esclude che si possa arrivare presto ad un accordo tra Spezzaferi e gli atutali dirigenti della Casertana calcio, con il balzo tra i professionisti della squadra che, attualmente, milita nell'interregionale. 

sabato 11 giugno 2011

"Scandalo scommesse? Molto millantato credito" Intervista esclusiva al magistrato Raffaele Cantone

DI GIULIO MOLA
Milano, 10 giugno 2011 - “Il calcio è nelle mani della camorra, almeno fino a quando i clan malavitosi hanno interessi e fanno affari col mondo del pallone”. Non ha dubbi Raffaele Cantone, 48 anni, magistrato napoletano: dal 1999 al 2007 è stato Pubblico Ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, periodo in cui ha condotto le maggiori indagini contro la camorra campana.
L'uomo che ha scritto la parola “mai” sulla data di fine pena dei padrini Schiavone e Bidognetti vive blindato ormai da 8 anni, con cinque agenti di scorta che lo seguono quotidianamente negli spostamenti, anche ora che lavora alla Corte di Cassazione.
Gentile, disponibile, sorriso limpido da uomo giusto, il dottor Cantone si è sempre battuto contro la malavita organizzata raccontando episodi e strategie in alcuni libri, nell'ultimo dei quali ('I Gattopardi') dedica un capitolo ai rapporti fra calcio e malavita.
Il suo impegno ha dato parecchio fastidio ai clan, tanto da finire nei progetti criminali del boss Augusto la Torre, che a lungo lo ha fatto pedinare arrivando persino a progettare un attentato nei suoi confronti. Però è riuscito ad assicurare alla giustizia le primule rossi più feroci dei clan scoprendo che fra i loschi affari dei Casalesi e di altri gruppi c'erano proprio quelli che si intrecciavano col pianeta calcio.
“Il pallone e la malavita si incrociano di frequente, soprattutto nei campionati minori, dove la gestione delle squadre porta ai clan grandi vantaggi: consolida il consenso, avvicina alla politica, alle istituzioni, all'imprenditoria. Fra le tante immagini della DDA su usura, estorsioni e partite truccate, non solo quelle emerse negli ultimi giorni, soprattutto nella zona di Castellamare di Stabia veniva dimostrato che esiste una nuova frontiera intorno al sistema delle scommesse, sempre aperto e in tempo reale. Il giro dei soldi è enorme, il fronte tecnologico permette alla camorra di pilotare le puntate, anche nelle corse dei cavalli. E un rischio simile esiste anche nelle corse dei cavalli”.
Dunque, non c'è poi così da stupirsi se il figlio di un boss si fa riprendere ai bordi del terreno di gioco del San Paolo ad assistere ad una partita del Napoli...
“Io non so cosa ci facesse Antonio Lorusso (figlio di Salvatore, ndr) a bordocampo, è strano ma non mi stupisce. La verità è che da sempre la malavita ha interesse a farsi vedere al fianco di campioni, questo serve come “biglietto da visita” per avere maggior potere nel controllo del territorio. Se poi ci sia dell'altro questo non posso dirlo, ma in futuro sarà molto importante vedere a chi sono dati gli accrediti e chi li gestisce”.
Ma lei come è arrivato a individuare i loschi intrecci fra malavita e società di calcio?
“Avevo verificato quanto accaduto in varie indagini, dove c'era la percezione di un doppio interesse della criminalità: da un lato il calcio era uno strumento per creare consenso, e difatti abbiamo visto quanti imprenditori si siano avvicinati a questo mondo; dall'altro non passava inosservato il grande giro di denaro, fra merchandising, bagarinaggio e scommesse, tutte cose che facevano e fanno gola alla criminalità. Gli esempi concreti, in tutte le serie, sono sotto gli occhi di tutti”.
A cosa si riferisce?
“Beh, la storia dell'Albanova è la più datata ma pure la più eclatante. Era gestita dagli Schiavone e al vertice c'era dante Passarelli, titolare di uno zuccherificio che vinceva tutti gli appalti per la refezione delle mense. Il presidente della Mondragonese, invece, era il reggente del clan. E ancora, la vicenda Lazio: per quanto abbia portato a delle assoluzioni, ha dimostrato che ci sono stati legami strani tra malaffare e pallone. Tant'è che mi risulta che nei confronti di Chinaglia ci sia ancora un procedimento in corso visto che è irreperibile”.
Bisognerebbe ricordarsi più spesso di queste storie, sembra che tutto il marcio stia venendo fuori adesso...
“Ma no! Guardi, quanto accaduto nei mesi scorsi a Potenza è il classico esempio di come una squadra possa essere utilizzata per svolgere varie funzioni in un'ottica criminale: ovvero riciclare soldi, controllare le scommesse e avvicinare ambienti lontani, che invece all'interno di uno stadio diventano più abbordabili”.
Ma possibile che non ci siano interessi veri e propri solo per il pallone?
“Diciamo che ci sono soprattutto interessi personali. Scoprimmo che Pasquale Zagaria, boss dei casalesi, aveva fatto pressioni perché un ragazzo facesse il provino col Parma. Il tentativo non andò a buon fine, eppure Zagaria a Parma aveva attività imprenditoriali e contatti con esponenti di molte città. Vede, quel che per molti è divertimento, per altri diventa solo arricchimento sociale e personale. E le mafie si sono accorte delle potenzialità del calcio e hanno deciso di sfruttarle”.
Ma i calciatori sono consapevoli di quel che succede attorno a loro?
“Il discorso è diverso. Spesso i calciatori hanno rapporti con certa gente per questioni collegate al tifo. Altre volte vengono avvicinati per motivi diversi, ma l'interesse è quasi sempre del clan che vuol prendere prestigio e consensi. Che poi i risultati arrivino o meno poco importa”.
In che senso, scusi?
“Prendete la vicenda dell'Albanova, che pure arrivò a sfiorare la serie C1. In realtà l'interesse dei clan non era meramente sportivo, non interessavano i successi, e difficilmente gli investimenti dei clan portano a grandi risultati. Loro utilizzano il calcio come un autobus da cui scendere quando sono arrivati a destinazione, perciò ogni tanto ci sono squadre che spariscono e imprenditori che non hanno il coraggio o la voglia di investire. Insomma, l'interesse delle mafie è transitorio. Tant'è che l'Albanova e la Mondragonese, società che ho seguito da vicino, sono sparite nel nulla. Ora vi chiedete perché al Sud non nasce un Chievo o un AlbinoLeffe?”
In effetti società modello come queste non ce ne sono...
“Peggio, spariscono pure quelle delle grandi città. In Campania c'è solo un club di A, la salernitana lotta per risalire, la Casertana e l'Avellino sono molto lontano. E in Calabria resiste solo la Reggina, guardate invece che fine ha fatto il Catanzaro... La verità è che la presenza della criminalità organizzata diventa un limite per imprenditori coraggiosi, e i boss hanno fra le mani società piccole e spesso oltre la C2 non vogliono andare”.
Quindi si accontentano di poco...
“E' quel che basta per soddisfare i loro interessi: un controllo sociale. E il calcio è lo strumento migliore per creare consenso. Anche perché allo stadio ci va il sindaco, e poi assessori, consiglieri, imprese, sanità. E' questo il vantaggio economico”.
Quindi niente programmazione, nessuna ambizione...
“Direi che la prima cosa, per i boss, è non rimetterci soldi. Ed evitare di esporsi troppo all'esterno per non subire controlli. Poi ci si ferma. L'importante è che certi meccanismi siano ben rodati: quindi è verosimile che qualcuno, soprattutto nei campionati minori, usi una società solo per entrare nel giro delle scommesse. Queste cose nelle serie minori sono pericolosissime, anche perché in certi campionati i controlli sono minori, almeno fin quando non scattano inchieste come sta succedendo adesso, dove viene fuori tutto il marcio. Non dimentichiamoci che le tentazioni sono maggiori, le difficoltà economiche sono evidenti, i calciatori a certi livelli guadagnano molto meno e spesso non vengono pagati per mesi. Perciò arriva qualcuno e se ne approfitta. Però anche qui attenti..”
Ci dica...
“L'inchiesta di Cremona conferma che a volte bastano piccoli gruppi ma ben organizzati per giocare cifre pure non esagerate e falsare le partite. Purtroppo quando si è legalizzato il sistema scommesse, a tutto si è pensato tranne che a valutare possibili controindicazioni. Questa è una grave pecca dello Stato...”
Quando vede prima Maradona, poi Hamsik, quindi Balotelli fotografati con i boss, cosa le viene in mente?
“Sono storie emblematiche. Vede, per i giocatori sono foto come altre, valgono invece molto di più per i camorristi. Con quelle immagini loro provano che possono arrivare a chiunque. E' un segno di potere. Tutto il resto serve solo a far rumore dal punto di vista mediatico, ed è quello che i clan vogliono. A rimetterci è solo l'immagine del nostro calcio a livello internazionale”.
Scusi, ma i clan come arrivano a Balotelli?
“Grazie a quelli che io chiamo i “gattopardi”. Gente in giacca e cravatta che media offrendo ai clan la possibilità di mettersi in mostra”.
La mafia e la camorra hanno interessi col pallone pure al nord Italia?
“Non escludo che certi personaggi dell'imprenditoria legati alla malavita possano arrivare su, casi ce ne sono stati. Però al sud è più facile accorgersi di certi legami: penso alle squadre siciliane che mettono il lutto al braccio per la morte di un boss, o quelle in Calabria che si fermano per ricordare i capi arrestati”.
Non posso che chiederle un giudizio sull'inchiesta di Cremona...
“Penso ci sia molto millantato credito, ma grossi coinvolgimenti non ne vedo. Anche perché molte gare non sono finite come si prevedeva. Leggendo le intercettazioni sembra di assistere ad una gara a chi la spara più grossa, ma i segnali più inquietanti sono quelli di società minori o singoli gruppetti che vogliono fare affari. Però la mia idea è che se un calciatore commette illeciti, non è giusto che paghi la squadra”.
Com'è la sua vita sotto scorta?
“In otto anni sono cambiate tante cose. Però quattro-cinque volte l'anno alla stadio ci vado a vedere il mio Napoli. Sperando in un calcio pulito...”

venerdì 10 giugno 2011

Lega Pro: probabile il fallimento di 40 club su oltre 80, ecco le squadre che potrebbero essere ripescate

L'obiettivo era arrivare alla stagione 2013-2014 con 3 girone di Serie C da 20 squadre in maniera tale di avere 60 club tra i professionisti ed aumentare qualche girone della Quarta Divisione Nazionale: La Serie D. Ora si stanno bruciando le tappe: Cavese, Milazzo, Brindisi, Sangiovannese, Canavese, Cosenza, Ternana, Foligno, Gela e altri club in maniera minore rischiano di scomparire dal calcio prof. Tra le ripescate dalla D e dall'Eccellenza ci sarebbero in pole: Asti, Arezzo, Nissa, Nardò, Gaeta, Teramo, Sambenedettese, Voghera, Rimini, Civitanovese, Bacoli Sibilla, Monterotondo, Viterbese, Pomigliano e V.Saint Cristophe oltre alle compagini provenienti dall'Eccellenza come Cerignola, Rossanese, Montevarchi, Rende, Fermana, Vittoria, Maceratese, Monopoli e Maglie se tutte queste società tra D ed Eccellenza faranno domanda di ripescaggio. Ecco perchè già si pensa ad una Terza Divisione Nazionale divisa tra una Serie C1 di 2 gironi da 18 squadre e una Serie C2 di 2 girone di 20 squadre. Anche in Serie D ci saranno sorprese poichè compagini che si saranno salvate, visto il blasone (vedi Monopoli, Rende, Fermana, Maceratese, ecc...) potranno balzare in Serie D se faranno domanda di ripescaggio.
fonte:notiziariodelcalcio.com