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lunedì 20 giugno 2011

La Casertana e la solita estenuante attesa estiva: ma ora bisogna decidersi!

Caserta che incrocia le dita e spera. E, cosa più grave, per l’ennesima estate è costretta a fare i conti con voci, indiscrezioni e trattative che qualora andassero in porto potrebbero realmente cambiare il corso della storia. Ma il tragitto dal paradiso all’inferno è sempre stato storicamente fin troppo breve. Il passato è pieno di delusioni e questo non fa che rendere ancor più estenuante l’attesa. Troppe volte i tifosi rossoblu hanno accarezzato il sogno di tornare finalmente a misurarsi contro avversari degni del blasone rossoblu. Lo scorso anno si era toccato il fondo: ad aprire le danze era stato proprio Spezzaferri. Una trattativa lunga e complessa, ma la fumata fu nera; nerissima. Poi venne la volta di Bizzarro ed un sogno incredibile come la Prima Divisione. Era giusto un anno fa. Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di quel ‘Pinto’ che corteggiava Bizzarro. Ebbene ci risiamo. Riecco l’attesa, riecco le paure. Spezzaferri questa volta è uscito allo scoperto confermando l’ammiccamento, ma soprattutto incontrando il sindaco di Caserta alla luce del sole. Questa volta sembra essere quella buona per la Seconda Divisione. Fatto sta che non bisogna né dimenticarsi che questa operazione porterebbe alla scomparsa del calcio ad Aversa, né che quella squadra che andrebbe a calcare il ‘Pinto’ debba essere senza mezzi termini la Casertana. Un club di riferimento per Terra di Lavoro? Questo non può che essere quello che porta sul petto il falchetto. Guai a mischiare la storia rossoblu con altro o a perdere per strada componenti fondamentali della tradizione calcistica della città della Reggia. Certo il trasferimento di titolo comporterebbe variazioni formali nella denominazione e nella sede, ma questo dovrà essere soltanto un passaggio intermedio. Certo a noi avrebbe fatto piacere centrare la C sul campo, soprattutto per evitare questo bailamme di voce. Ed invece ci risiamo. Proprio per questo le parti protagoniste in questa vicenda sono chiamate a fare chiarezza e non ad affidarsi soltanto a fredde note stampa. In ballo c’è una storia che, seppur troppe volte infangata, merita rispetto. Caserta ha il diritto di sapere quanto prima a cosa dovrà andare incontro. Caserta non può e non deve elemosinare nulla da nessuno. Ma soltanto accogliere a braccia aperte chiunque volesse davvero cambiare il corso della storia calcistica di Caserta. Le condizioni per l’approdo di Spezzaferri e la ‘sua’ Seconda Divisione a Caserta erano due: stadio a norma e ok di Figc e Lega Pro. Ebbene l’avvio dei lavori del ‘Pinto’ hanno sicuramente spianato la strada. Videosorveglianza, potenziamento dell’impianto di illuminazione ed accorgimenti come quello da apportare all’infermeria: questi gli interventi per avere l’ok dai prof. Chi è nella stanza dei bottoni, invece, già in passato ha espresso il proprio consenso ad una tale operazione. Ed allora? Dopo l’incontro con Macalli, quindi, non ci saranno più scuse: dentro o fuori, ma una volta e per sempre!

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