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mercoledì 29 giugno 2011

Casertana ancora nel caos, cancellata l'attesa conferenza stampa di Verazzo

Che fine ha fatto Verazzo? Questa la domanda che si è fatta largo nelle ultime ore all’ombra della Reggia. La giornata di oggi avrebbe dovuto rappresentare una tappa importante per il futuro della Casertana. In agenda c’era l’attesa conferenza del presidente. E’ dall’ultima disfatta con il Sambiase, infatti, che si attende questo confronto Verazzo-stampa. Lecito aspettarsi un appuntamento in cui fare il bilancio del primo anno passato al timone della Casertana. Fatto sta che con il passare delle settimane l’agognata conferenza ha assunto un peso specifico ancor più consistente. Bisogna chiarire punti nodali riguardanti il futuro. Le tante voci che si sono susseguite negli ultimi tempi hanno contribuito soltanto a portare caos in viale Medaglie d’Oro e a disorientare l’intera piazza. Ebbene Verazzo aveva preannunciato per questo mercoledì un incontro con stampa e tifosi in cui dire la sua verità. Avrebbe rispolverato quanto accaduto nella vicenda Spezzaferri e del rapporto non idilliaco con la nuova amministrazione. Ma soprattutto avrebbe comunicato la sua decisione in vista del futuro. In fondo il 12 luglio non è così vicino, ma neppure troppo lontano. Entro tale data bisognerà formalizzare l’iscrizione al campionato di D. Fatto sta che nessun comunicato ufficiale è stata emesso dalla sede del ‘Pinto’. Conferenza, dunque, non confermata. Per quale motivo? Verazzo continua a risultare irreperibile per sua chiara volontà. Il presidente ha deciso, quindi, di concerto con il suo avvocato Adolfo Russo di prendere ancora tempo per valutare le mosse da effettuare nei prossimi giorni. C’è chi attende che il patron rimetta la squadra nelle mani del sindaco: gesto simbolico a cui Verazzo ha più di una volta rivolto il suo pensiero. Ma, si sa, il presidente non ha intenzione di passare la mano a titolo gratuito. E quindi la Casertana continua ad essere in balìa di un pericoloso vortice. Nessuno è disposto a fare la prima mossa e questo ha portato ad una fase di stasi senza sosta. Raucci, Iapicca, Spezzaferri, Bizzarro, Pascarella, Verazzo: nel giro di poche settimana si è messo su un vero e proprio ‘rosario’ di nomi. Ma il risultato resta sempre lo stesso: quello che lo scorso anno ha rischiato di portare alla scomparsa del calcio casertano. 
Di Giuseppe Frondella

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