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mercoledì 15 dicembre 2010

CASERTANA, Verazzo. La questione tifosi sta diventando un problema.

Splendida vittoria della Casertana che torna al successo contro un coriaceo Forza e Coraggio ben messo in campo. Tra i falchetti assenti gli infortunati Guida, Bocchetti e D’Isanto con lo squalificato Sarli a soffrire in tribuna. La rete di Sergi manda in visibilio gli oltre 2 mila spettatori. E’ la vittoria di un tecnico serio e preparato come Cioffi ferito dalle ultime critiche . A lui il merito di aver caricato a dovere i ragazzi scesi in campo con piglio vincente. Notizia positiva della giornata le 50 presenze in rossoblu del talento casertano Raffaele Stigliano omaggiato prima della
gara con una targa ricordo. Unica nota negativa i 686 paganti. Questi dati stonano con i presenti effettivi e sull’argomento tuona in sala stampa il presidente Verazzo: «Dopo i 670 paganti contro il Messina, commentiamo i 686 paganti di oggi contro le oltre 2 mila presenze effettive. C’è un mal costume ormai diffuso nel pretendere di entrare chiedendo l’accredito in qualità di ex titoli a vario genere. Parlando con un tifoso, mi sono sentito dire che doveva entrare per usucapione. Avrei preferito pagare di tasca mia il biglietto piuttosto che sentirmi rispondere in questo modo. Ipotizzabile il settore della tribunetta laterale dove far accomodare tutti quelli che entrano senza pagare. Siamo arrivati a una bassezza tale dove l’arte dello speculare privilegia sull’arte del collaborare. Se questa è la cultura, è preferibile spostare il calcio in un altro paese non cambiando la denominazione. Tutti gli ex arbitri o ex in genere chiedono di entrare: ho cancellato personalmente tanti nomi ma la piaga è diffusa».

Il presidente poi analizza la gara: «Qualche giorno fa ho bloccato la cessione di Cappiello. Fosse per me, non cederei nessuno. Capisco le esigenze dell’allenatore o direttore sportivo. Vedere Stigliano, Cappiello m’inorgoglisce: è la vittoria dei guerrieri che scendono nell’arena per vincere. Quando vedo Stigliano che non sbaglia un passaggio , mi rendo contro che abbiamo fatto un gladiatore di serie A. Noi di coraggio ne abbiamo da vendere, la nostra terra sforna campioni. Io ci credo , ma la città non ci crede. Questo città è un habitat per i gufi che devono essere allontanati. Se i gufi scompaiono e noi combattiamo alla luce del giorno, possiamo recuperare. Trasmettiamo il senso del dovere che rispecchia una parte della città».

Furibondo il tecnico Cioffi per quello che succede negli altri campi e non le manda a dire: «Se fossi il presidente, mi sentirei preso in giro. Ci alleniamo con intensità tutti i giorni. Lascia perplesso quello che succede altrove. Ditemi che ha combinato questo Messina. Manco a farlo apposta Ciccarone, direttore sportivo ex Messina, mi fa la squadra a Sapri e Eboli. Giochiamo a Sarno col Sapri trovando 10 tifosi-dirigenti dell’Ebolitana davanti agli spogliatoi. Izzo contro di noi fa una gran partita e la domenica successiva lo trovo in Ebolitana-Sapri tesserato con l’Ebolitana. Mi sembra strano. Il Messina vince con noi e alla successiva crolla contro l’Ebolitana. Guarda caso domenica non si è presentato».

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