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martedì 11 ottobre 2011

Coppa Italia serie D - Sedicesimi di finale - Turris - Casertana; e riprendiamo a parlare dell'acqua Lete!!!


Ennesimo scempio di questa categoria: VIETATA anche la trasferta a Torre del Greco per una banalissima partita infrasettimanale di Coppa Italia di serie D.
Ma le notizie negative non vengono solo da fuori Provincia; ne abbiamo una fresca fresca partorita in casa nostra.
Ricordate il post di qualche tempo fa, riguardante le acque della Provincia di Caserta che sponsorizzano il Napoli anziché la squadra della propria Provincia? Ebbene, l'altra volta, sull'argomento, si sono pronunciati , indignati, tanti tifosi, e il popolo casertano tutto (gli unici che avevano storto il naso alle nostre lamentele erano coloro che amano giocare a Risiko anche nella realtà, tentando di "colonizzare Caserta").
Vi raccontiamo i fatti.
Fonte: la testata giornalistica telematica di Casertace (il testo sottolineato in seguito è quello riportato dal sito).
In pratica, è stata avanzata una proposta da parte della Casertana alla società dell'acqua Lete, "in considerazione del suo grande impegno profuso per il calcio Napoli, di riconoscere nei colori rossoblu e nella storia secolare di questa gloriosa società, un legame con il territorio che è quello che consente all' acqua Lete che permette di fabbricare fatturati che le consentono poi di portare 5, 6, 7 milioni di euro a Napoli."
Insomma, è grazie allo sfruttamento territoriale sulla Provincia di Caserta che voi vi arricchite. Parte dei vostri proventi li date alla società Napoli Calcio. Non sarebbe opportuno intraprendere un discorso imprenditoriale anche con noi, per simboleggiare un allacciamento con il territorio sul quale è ubicata la vostra azienda?
La risposta: NO!
Già sono impegnati finanziariamente col Napoli, e per loro la questione "Casertana", soldi o non soldi, sponsor o mera collaborazione, può anche andare a farsi benedire.
In merito a tale episodio, ha finalmente preso una posizione anche il Presidente della Provincia Zinzi, intenzionato ad attuare qualcosa di concreto per combattere questo napolicentrismo, come, per esempio, "fare approvare una delibera con cui la provincia di aserta chiede che le venga dato quello che le appartiene e cioè la possibilità di disporre delle sue acque minerali, la possibiltà di poter determinare delle politiche di sviluppo e d occupazione che facciano restare i soldi di Caserta a Caserta, chiudendo il conto con questo eterno sfruttamento di tipo coloniale che Napoli e i napoletani hanno fatto a Caserta".
Si attendono sviluppi sulla vicenda, con la speranza che venga appoggiata dai consiglieri regionali in primis, e che abbia un seguito da parte della classe politico/imprenditoriale per il futuro. Per questa, ed altre iniziative.
E' arrivato il momento di riscattarci, e far sentire la nostra voce. Facciamo valere i nostri diritti.
I tifosi si sono stancati di questa categoria, come i casertani si stanno stancando di essere considerati degli zerbini. E' arrivato il momento di dire BASTA a tutti coloro che pensano di venire a comandare a casa nostra.
Tornando all'appuntamento di Coppa, non potendo manifestare il nostro apporto sui gradoni dell'Amerigo Liguori, l'unica cosa che ci tocca fare, è sperare il ripetersi della vittoria di qualche domenica fa tra le mura amiche del Pinto (Casertana - Turris 3 - 0). Che i ragazzi che scendono in campo sappiano che noi tifosi ci siamo sempre e comunque.
FORZA CASERTANA!!!
Emiliano.

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