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martedì 30 novembre 2010

Situazione appalto lavori allo stadio Pinto

Articolo publica Giovedì 25 Novembre 2010 14:40 da www.casertace.net

Pubblicata la graduatoria provvisoria, che tra poco presenteremo per intero. Vi racconto la scena surreale visuta da ieri sera allo stadio Pinto, con l'assessore che, probabilmente già conscio dell'esito, cercava di indorare la pillola, mentre il sottoscritto, il presidente Verazzo, Pavarese e l'allenatore Cioffi ci mangiavamo i coglioni per l'arbitraggio scandalo di domenica scorsa. E allora, sentite cosa fo': resto al fianco di Verazzo, di questo folle che ha deciso di buttare via i soldi per una passione sportiva, da sostentitore, da volontario, ma mi dimetto irrevocabilmente da addetto stampa.



CASERTA – Ieri sera mi trovavo allo stadio Pinto insieme al presidente della Casertana Verazzo, suo figlio Raffaele, che sta svolgendo un ruolo importantissimo per le sorti di questa stagione del calcio casertano, al direttore generale Pavarese, all’allenatore Cioffi. Una seduta in cui mancava solo il lettino dello psicanalista, dato che, nonostante fossimo arrivati a mercoledì, nessuno di noi era riuscito ancora superare lo choc, compresi gli esperti e navigati Paverese e Cioffi, dello scippo subìto domenica scorsa dall’arbitro di Matera, di cui non ricordo nemmeno il nome e nemmeno me lo voglio ricordare. Stavamo lì a mangiarci il fegato e con noi c’era anche l’assessore allo Sport del Comune Massimo Russo, uno che ha la capacità di farmela sempre, con il suo aspetto nonario quasi dimesso, artatamente sussiegoso.  Noi ci massacravamo tafazzianamente i coglioni ricordando la scena di quel maledetto rigore concesso al 94’ e lui, Russo, parlava dei lavori allo stadio, del manto erboso, dell’era del sintetico, di un impossibile ritorno della tifoseria più calda dei falchetti nella storica curva Nord, che, essendo l’unica in grado di ospitare i tifosi ospiti senza farli passare per la città o sotto altri settori occupati da supporters casertani, resterà il luogo in cui saranno ospitati e isolati i sostenitori delle squadre avversarie dei falchetti, a meno di improbabili e complesse gabbie, che per il momento non sono e non possono essere all’ordine del giorno.
Pensavo tra me: ma perché questo qui continua a parlare dei lavori allo stadio se, ormai, sono passati mesi e la stazione unica appaltante non ha ancora chiuso la procedura di appalto dei medesimi? Eppure l’assessore voleva parlare di quello. “L’impresa che vincerà dovrà fare bla, bla, bla,.” Ho lasciato quella stanza perplesso. Poi stamattina ho capito tutto. Quando mi è arrivata notizia che i lavori dello stadio sono stati aggiudicati a un’impresa vicina o contigua a quella titorlare del Global Service del verde comunale, per intenderci alla famiglia Caprio.
Caso tipo di “captatio benevolentiae”. Nessuno mi toglie dalla testa che Massimo Russo era lì, dopo aver colto un obiettivo personale, per indorare le pillola, per fare l’amicone disponibile dopo mesi e mesi di ostracismo da parte dell’Amministrazione comunale, per cominciare ad attutire eventuali malumori e malevolenze legate proprio all’identità del vincitore della gara. Di una gara di cui lui già  conosceva il vincitore, altrimenti non sarebbe stato lì e non avrebbe detto quello che ha detto. Della serie: Tranquilla, Casertana. A quelli della Global service ci penso io. A loro andranno trecentomila euro di lavori, voi avrete le opere che desiderate.
Ma qua nisciun è fess e il presidente Verazzo non è un ricco scemo, di quelli che butta via i soldi, pur essendosi innamorato dei colori rossoblù e, soprattutto, dei suoi splendidi tifosi che in 4mila hanno affollato il Pinto domenica.
Di quella visita si è capito il senso e l’obiettivo. E l’obiettivo va chiaramente verso un danneggiamento e un indebolimento della posizione del presidente Verazzo, che continua ad essere un ostacolo frapposto davanti alla preda dello stadio Pinto, luogo di speculazioni selvagge consumate tutte alle spalle dei tifosi e degli appassionati della Casertana.
Caprio e il Global Service sono legati a doppio filo all’assessore Russo, in parte anche al suo collega Pasquale Toscano e al consigliere comunale Paolo Marzo. Caprio e il Global Service hanno battuto tutti nella gara per i lavori al Pinto. Datemi un paio di giorni e vi chiuso il sillogismo in scioltezza.
A questo articolo seguiranno le dimissioni dalla carica di addetto stampa della Casertana. Lavorerò senza cariche da amico di Verazzo, ma, soprattutto, da amico della causa dello sport, strumento di pulizia e di riscatto d una città soffocata dagli affarismi. La carica di addetto stampa non si attaglia al mio carattere, ma, soprattutto, non mi consente di scrivere liberamente sulle cose della Casertana e sul verminaio che mina e assale ogni giorno la sana passione di Verazzo, a cui non voglio creare ulteriori difficoltà con una presenza, la mia, che rende impossibili i rapporti con questo simulacro vergognoso di amministrazione comunale che sta distruggendo letteralmente la materia e lo spirito di Caserta.

Da domani mattina, sono cazzi vostri.

Gianluigi Guarino
Fonte casertace.net

1 commento:

  1. BRAVO GUARINO!!!!
    Questi ladri, affaristi, speculatori e papponi devono andarsene a fare in culo da Caserta.
    Però con le dimissioni si applica solo il loro gioco.
    Chi sa denunci tutte le manfrine, anche agli organi giudiziari ed informate noi "poveri abboconi" di tutto ciò che ci ironda.
    VERRAZZO RESISTI I CASERTANI VERI SONO CON TE!!!

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