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giovedì 14 ottobre 2010

CASERTANI A MACCHIA DI LEOPARDO(clikka qui per leggerlo tutto)

Mail inviatami da Emiliano da Savona.


“Noi a Caserta abbiamo la Reggia, voi cosa avete”? Quando un casertano è alle prese con una persona di una qualsiasi altra città, e il discorso verte su quale delle due località sia più bella, state pur certi che questa frase prima o poi la tira fuori. Salve, sono Emiliano McLure. Forse vi ricorderete di me per interventi sul blog come “Casertani100x100”, o per il nickname Picchiarello rossoblu (concedetemi questa parentesi simpsoniana), ed oggi ci tengo ad aprire un post su una delle città più belle d’Italia (Casa Hirta), con lo scopo di muoverle delle critiche costruttive, utilizzando il metodo del paragone con altre città.
Ed è per questo che invito tutti i casertani sparsi a macchia di leopardo per l’Italia, a dare una propria testimonianza. Inizierei io facendo un paragone con la città che mi ospita attualmente, Savona (città bellissima e ricca di storia che vi consiglio di visitare), illustrandone analogie e differenze.
Partendo dalla mia frase provocatoria di inizio post, effettivamente, noi casertani disponiamo di un vanto, la Reggia, appunto, che è tra le opere architettoniche più belle del Pianeta. Purtroppo ci troviamo in quella situazione di mezzo dove, da una parte, non siamo mai stati veramente in grado di sfruttarla al meglio (politica turistica penosa. Potremmo avere il quadruplo dei turisti che vengono ogni anno), dall’altra, crogiolandoci troppo su quest’attrattiva, non siamo mai stati stimolati a creare una valida alternativa (altre città, non disponendo di richiami culturali prestigiosi come nel nostro caso, hanno puntato la propria forza sul’industria, o su altro). E così, la città risulta spenta, i casertani pigri, e spesso e volentieri, tendiamo ad alleviare le nostre frustrazioni addossando la colpa ad altro, magari al fatto di vivere all’ombra di una qualche Napoli, oppure all’invasione che si ebbe negli anni ‘70/’80 causa il bradisismo puteolano. Che poi, se vogliamo, ciò sarà anche vero, ma è ancor più vero che anche altre città vivono un’analoga situazione, con la sola differenza che queste hanno la voglia e la forza di riscattare una propria identità.
Partiamo dal discorso occupazionale: anche qui a Savona, ogni mattina si riempiono treni che portano pendolari nella vicina Genova; ma a differenza di Caserta, che è il dormitorio di Napoli, qui ci sono anche aziende savonesi che danno lavoro ai savonesi. Vi spiego meglio il senso: anche da noi esistono aziende, sia a Caserta città (via Ponteselice su tutte) che in Provincia (a partire dalla zona Industriale di Marcianise); per non contare gli innumerevoli supermercati e centri commerciali, tutti i siti di lavorazione delle acque minerali e gli infiniti campi di grano che producono tonnellate di pasta da distribuire in tutta la nazione. Wow – starete pensando – che meraviglia di posto! Ah, sì? C’è solo un particolare: NON C’E’ UN SOLO CENTESIMO CHE SIA UNO che vada ad incrementare l’economia casertana; proprietari e soci vari sono per la maggior parte dei “fuori Provincia”. E commessi/operai/impiegati? Se volete lavorare, sul curriculum dovete scrivere “residente fuori zona (evidentemente, gli elettori casertani vantano ben pochi crediti)”. Insomma: TERRA DI LAVORO… a casa nostra, ma per gli altri.
Oltre a quello lavorativo fin qui descritto, ci sono tanti altri settori che vorrei andare a toccare, iniziando con la situazione dei mezzi pubblici (a Savona gli autobus SI SA dove vanno e a che ora passano), e continuando per un discorso mare: naturalmente non posso fare analogie coi due capoluoghi di Provincia (visto che a Vanvitelli non diedero il via libera per il suo progetto di portare il mare a Caserta), ma tra le due Province: qui, nel savonese, ogni comune è “Bandiera blu d’Europa”. Da noi? Le Province di Avellino e Benevento pagherebbero oro per occupare la nostra posizione geografica, eppure noi siamo alle prese ogni anno con depuratori che non funzionano e col Villaggio Coppola, massima espressione di località balneare casertana, che dovrebbero solo radere al suolo.
Considerando la grande attenzione in questo blog per il “pallone”, non posso tralasciare il discorso “calcio”. Noi a Caserta ci siamo sempre lamentati del fatto che il casertano tenda a tifare Napoli e non Casertana. Sapete che qui è peggio? Ebbene sì: qui sono tutti tifosi del Genoa oppure della Samp. Eppure, a differenza nostra, la voglia di indipendenza prevale. In pratica,  le istituzioni e gli imprenditori in primis, motivati e orgogliosi di portare il nome della propria città quanto più in alto possibile (COME E’ NORMALE CHE SIA. MA QUESTO SUCCEDE DAPPERTUTTO, FUORCHE’ A CASERTA), hanno consentito di metter su una squadra che ha appena vinto il girone A della LND. uindi quihhjqAdesso chi vuole tifare Genoa/Samp è libero di farlo, chi vuole tifare il Savona si gode comunque i vertici alti della serie C2, nonostante il calcio qui debba reggere la competizione con la Rari Nantes che la fa da padrona in città (come per noi la Juvecaserta).
Ultima considerazione: la popolazione. Scusate, ma qui non trovo nessuna analogia. Se a Caserta dovessimo eliminare la camorra, risolveremmo il 50% dei nostri problemi. Ma se dovessimo combattere l’arroganza, l’inciviltà e la maleducazione di molti di noi, risolveremmo il 99% dei problemi. Scusate lo sfogo, ma in tanti anni che sono qui, mai visto un cog**one sullo scooter che grida a squarciagola senza motivo; mai visto dei co**ioni in auto che facciano apprezzamenti volgari a delle ragazze; mai incrociato una testa di ca@@o che tenti di dare un senzo alla propria inutile vita minacciandoti: “Che c@@@o c’hai da guardare?!”. Nonostante questo sfogo, io continuo ad essere innamorato di Caserta, ancor di più se penso che non può che migliorare. Questa è la mia considerazione finale: Caserta è una città che ci rende orgogliosi. Ogni tanto, facciamo in modo che anche Caserta sia orgogliosa dei suoi cittadini.

4 commenti:

  1. Quoto in pieno ogni parola.E manca pure qualcosa!!!

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  2. Lì i politici pensano a mangiare e fare il bene della loro città... da noi pensano solo a mangiare!...
    il problema sono loro, perchè tutto parte da un'azione di controllo efficace, inflessibile e costante, improntata sulla trasparenza e sulla legalità... da noi questo non esiste minimamente ed allora tu mi fotti ed io ti fotto è questo l'istinto bestiale dell'uomo , non sto giustificando, anzi io mi mangio il fegato a vedere la Mia Caserta in balia di questi papponi... forse a Caserta dovremmo ponderare il nostro voto politico e far capire le responsabilità che comporta una poltrona, non si può rimanere indifferenti, le persone che rivendicano la loro onestà e civiltà non devono rimanere indifferenti verso chi invece di tutelare ruba, chi dovrebbe controllare ed invece ha bisogno di un controllore, chi si arricchisce con i soldi nostri, attingendo dal salvadanaio pubblico che riempiamo con tasse onerose noi cittadini...

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  3. Nel mio piccolo ho viaggiato in varie nazioni nel mondo e ho acquisito la maturità per capire in pieno le parole di Emiliano. Nonostante tutto sempre a sostegno della nostra provincia!

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