Alla vigilia della compilazione dei calendari, la redazione di TuttoSalernitana.com ha intervistato il presidente della Casertana Giovanni Lombardi che,
nel 2011, partecipò al bando pubblico emesso dal Comune di Salerno per
rilevare la società appena estromessa dai campionati professionistici.
Domani i calendari. Che esordio e che campionato si aspetta?
"Sarebbe bellissimo partire con un derby e magari vincerlo,
ovviamente con i tifosi presenti sugli spalti ed un clima di festa. Da
un punto di vista tecnico, il girone meridionale è una sorta di B2, sul
piano mediatico è superiore alla B: ci saranno tantissimi scontri tra
piazze gloriose, in Calabria si affronteranno di nuovo dopo anni
Reggina, Cosenza e Catanzaro, le società hanno allestito organici di
primissimo livello e sono convinto che ci sarà da divertirsi fino
all'ultima giornata. Occhio anche a Lecce, Matera, Foggia e, ovviamente,
Salernitana".
Giusta la decisione di inserire tutte le campane nello stesso girone?
"Anzitutto ci tengo a precisare che non ci sono stati problemi
nella composizione dei gironi; Lotito aveva solo rimarcato alcune
segnalazioni delle autorità competenti riferendosi, in particolare, alla
sfida tra Salernitana e Paganese e ad alcuni epiosdi accaduti l'anno
scorso. Io sono per il calcio aperto al pubblico, per lo spettacolo dei
derby e per le famiglie ed i bambini sugli spalti".
Eppure l'anno scorso Salernitana-Nocerina fece suonare un campanello d'allarme forse sottovalutato...
"Ma non fu mica colpa dei salernitani! Credo che Salerno abbia
uno stadio all'avanguardia e pronto per ospitare le tifoserie di
tutt'Italia, il pubblico granata è sempre stato maturo. La soluzione
potrebbe essere quella di aprire le porte solo ai sostenitori locali, ma
è un'ipotesi da prendere in considerazione soltanto in casi estremi. Il
problema potrebbe riguardare alcune società che non hanno impiati
adeguati, ma con il buonsenso da parte di tutti si potrà tornare alla
normalità".
A Caserta pare che questo derby con la Salernitana sia attesissimo..
"Come dicevo prima, stiamo parlando di due tifoserie esemplari e
non ci sono motivi particolari di astio. Le trasferte, del resto,
dovrebbero essere consentite solo ai possessori della tessera del tifoso
e quindi poche squadre avranno un nutrito seguito di pubblico.
E'chiaro, inoltre, che un derby nelle ultime giornate, magari tra
squadre senza ambizioni di classifica, richiamerebbe sugli spalti un
numero di spettatori esiguo. Le componenti da valutare di volta in volta
sono tante, resto fiducioso e convinto che per la Campania è
l'occasione giusta per dimostrare la propria civiltà".
Il suo sogno è vincere a Salerno?
"Il massimo sarebbe vincere il campionato battendo tutte le
campane nei derby. Battute a parte, è chiaro che chi andrà in serie B,
in un girone del genere, meriterà un plauso incondizionato; quanto alla
Casertana, siamo gli ultimi arrivati e dobbiamo avere i piedi ben
piantati a terra senza fare voli pindarici. A Reggio Calabria, in coppa,
ci siamo tolti una prima soddisfazione, speriamo di essere all'altezza e
di giocarcela alla pari con tutti. Quanto al derby con la Salernitana,
credo che per tutte sarà un'impresa vincere all'Arechi: lì il pubblico è
fondamentale e l'ambiente può fare la differenza".
Fattore tifo, dunque, decisivo per chi ha ambizioni di vittoria?
"Assolutamente sì. Proprio perchè è un girone composto da squadre
fortissime, il fattore campo peserà molto e noi cercheremo di fare il
massimo quando giocheremo in casa. Quando si parla di dodicesmo uomo non
è mai una frase fatta, è una componente troppo importante in questa
categoria".
Capitolo mercato: lei ha incontrato Fabiani ad Eboli, ci sono novità?
"Fabiani è un gran signore, siamo stati invitati per assistere
all'amichevole tra Salernitana e Lanciano ed abbiamo chiacchierato
cordialmente. Come sapete, Gregucci stima particolarmente due
calciatori (Tuia e Volpe, ndr), ma la società granata non ha intenzione
di privarsene. Scambi? Credo che la dirigenza abbia allestito un
organico già molto competitivo, alla Salernitana forse manca solo una
punta di spessore".
Grande Presidente. Ecco come misurarsi con altre realtà consapevoli del nostro potenziale. Non siamo inferiori a nessuno.
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