Anno nuovo, aria vecchia nel girone B del campionato di Seconda
Divisione. Se nell’ultima giornata del girone di andata si era
registrato il minimo storico – in fatto di segnature (12) – nella prima
del ritorno si è sceso ancora. Sono soltanto 11 i gol messi a segno:
terreni pesanti? Polveri bagnate? Difese che si fanno più arcigne? Una
cosa è certa. Con la seconda parte del torneo cominciano a fare sul
serio un po’ tutti e il miraggio delle nove promozioni stuzzica gli
appetiti di tutti.
Ben tre gare finiscono col risultato ad occhiali ed
altre due partite terminano per 1-0, sicché il risultato più corposo lo
fa registrare la ‘cenerentola’ Arzanese (2-0 al Martina). Dei bomber di
testa va a bersaglio il solo Tranchitella che consegna a Luca Fusi
la quinta vittoria consecutiva, autentico record nella fattispecie, dal
momento che sono superate di slancio le serie precedenti di Vigor
Lamezia (dalla 1 alla 5), del Cosenza (dalla 5 alla 8), della Casertana
(dalla 6 alla 9) e del Foggia (dalla 12 alla 15). Neanche la capolista
Teramo rientra nel ristretto novero delle formazioni che possono
fregiarsi di simile performance.
FALCHETTI CON LE ALI TARPATE. La Casertana inaugura il
2014 con un pareggio interno che grida vendetta. Il Poggibonsi strappa
un altro punto – dopo quello dell’andata – alla fine di una gara
disputata con dieci calciatori dietro la palla, tattica facilitata anche
da un direttore di gara che in parecchi hanno definito scadente. Ed
invece il signor Baldicchi di Città di Castello ha
calcolato tutto nei minimi particolari per spegnere sul nascere
qualsiasi velleità rossublù. A cominciare dalle chirurgiche ammonizioni
di Marano e Pezzella che salteranno ovviamente il big match di Cosenza. E poi ogni qualvolta che i falchetti si portavano dalle parti di Anedda spezzava
l’azione, sottacendo anche su almeno tre falli di mano in area dei
senesi, passibili della massima punizione. Quando poi non interveniva la
‘giacchetta nera’ ci pensavano Agodirin, Varriale e
soci a non dare incisività alle occasioni da rete costruite in quantità
industriale, specialmente nella prima frazione. A questa carenza cronica
dell’organico avanzato dovrà pensare Lombardi nella
sessione di mercato appena iniziata. Per quanto invece riguarda il primo
aspetto – molto più preoccupante – ci sarà da valutare nelle prossime
occasioni, se è in atto un piano strategico per mettere la Casertana in
grado di non nuocere le architetture del ‘Palazzo’. Ad ogni buon conto
per Ugolotti resta il confortante tredicesimo risultato
utile consecutivo ma, elemento ancor più importante, tenere a debita
distanza – otto punti - il Poggibonsi che comunque rimane la ‘prima non
eletta’ delle squadre che aspirano alla Serie C unica.
NORMANNA IN PREDA AI FANTASMI. Certo la sfida era di quelle improbe per la truppa di Nello Di Costanzo
che torna da Teramo con tanto amaro in bocca per il risultato, ma nel
contempo, con la certezza confortante di aver disputato al cospetto
della capolista una prova gagliarda e che solo la malasorte le ha
impedito di uscire dal Piano d’Accio con un risultato di prestigio. Il
gol di Sassano – ancorché irregolare - non ha affatto mandato in angoscia i granata che hanno ribattuto agli uomini di Vivarini colpo su colpo, finendo col colpire all’ultimo assalto con Vicentin
una clamorosa traversa, che grida ancora vendetta. Il gol subito
comunque ha fatto già rizzare le antenne ai vertici granata e fa bene Molino
a denunciare urbi et orbi la nuova ‘svista’ arbitrale che ha comportato
un’altra sconfitta per Di Vicino e compagni. La squadra di Di Costanzo
comunque nonostante la battuta a vuoto resta ancorata alla zona
promozione e domenica prossima al Bisceglia andrà in onda il derby
normanno che per i padroni di casa potrebbe significare anche aggancio
in classifica.
PICCOLI PASSI. Nella zona alta della graduatoria. oltre
alle due lepri, vince solo, come detto, il Castel Rigone di Fusi; per
il resto si registrano tanti pareggi dal Foggia al Melfi per finire alla
Vigor Lamezia, per cui la classifica non subisce sensibili variazioni
in quel segmento. Chieti e Tuttocuio – per quest’ultimo solo un punto
nelle ultime cinque gare – vengono acciuffate dall’Aprilia e sentono ora
il fiato sul collo di Messina e Martina. Anche le ultime tre smuovono
la classifica con l’Arzanese che sembra aver definitivamente assimilato
la cura Marra ed i benefici che Costagliola sta apportando all’organico. A tal uopo va registrato che dopo le recenti uscite dei vari Di Ruocco, Monti, Picascia, Insigne e da ultimo Merito, con gli innesti di Polverino e delll’ex falchetto Matteo Patti ora il tecnico può disporre anche di Ventre e soprattutto di Salvatore Sandomenico che proprio in biancazzurro ha espresso il meglio di sé, rendendosi
protagonista assoluto della scalata dall’Eccellenza alla Seconda
Divisione. Contro il Martina, pur senza sigillo nel tabellino marcatori,
il bomber si è già messo in evidenza: da lui e dagli altri Marra si
attende il contributo per una clamorosa salvezza.
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