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martedì 7 gennaio 2014

Il punto della situzione pubblicato dal sito NoiCaserta

Anno nuovo, aria vecchia nel girone B del campionato di Seconda Divisione. Se nell’ultima giornata del girone di andata si era registrato il minimo storico – in fatto di segnature (12) – nella prima del ritorno si è sceso ancora. Sono soltanto 11 i gol messi a segno: terreni pesanti? Polveri bagnate? Difese che si fanno più arcigne? Una cosa è certa. Con la seconda parte del torneo cominciano a fare sul serio un po’ tutti e il miraggio delle nove promozioni stuzzica gli appetiti di tutti.
Ben tre gare finiscono col risultato ad occhiali ed altre due partite terminano per 1-0, sicché il risultato più corposo lo fa registrare la ‘cenerentola’ Arzanese (2-0 al Martina). Dei bomber di testa va a bersaglio il solo Tranchitella che consegna a Luca Fusi la quinta vittoria consecutiva, autentico record nella fattispecie, dal momento che sono superate di slancio le serie precedenti di Vigor Lamezia (dalla 1 alla 5), del Cosenza (dalla 5 alla 8), della Casertana (dalla 6 alla 9) e del Foggia (dalla 12 alla 15). Neanche la capolista Teramo rientra nel ristretto novero delle formazioni che possono fregiarsi di simile performance.
FALCHETTI CON LE ALI TARPATE. La Casertana inaugura il 2014 con un pareggio interno che grida vendetta. Il Poggibonsi strappa un altro punto – dopo quello dell’andata – alla fine di una gara disputata con dieci calciatori dietro la palla, tattica facilitata anche da un direttore di gara che in parecchi hanno definito scadente. Ed invece il signor Baldicchi di Città di Castello ha calcolato tutto nei minimi particolari per spegnere sul nascere qualsiasi velleità rossublù. A cominciare dalle chirurgiche ammonizioni di Marano e Pezzella che salteranno ovviamente il big match di Cosenza. E poi ogni qualvolta che i falchetti si portavano dalle parti di Anedda spezzava l’azione, sottacendo anche su almeno tre falli di mano in area dei senesi, passibili della massima punizione. Quando poi non interveniva la ‘giacchetta nera’ ci pensavano Agodirin, Varriale e soci a non dare incisività alle occasioni da rete costruite in quantità industriale, specialmente nella prima frazione. A questa carenza cronica dell’organico avanzato dovrà pensare Lombardi nella sessione di mercato appena iniziata. Per quanto invece riguarda il primo aspetto – molto più preoccupante – ci sarà da valutare nelle prossime occasioni, se è in atto un piano strategico per mettere la Casertana in grado di non nuocere le architetture del ‘Palazzo’. Ad ogni buon conto per Ugolotti resta il confortante tredicesimo risultato utile consecutivo ma, elemento ancor più importante, tenere a debita distanza – otto punti - il Poggibonsi  che comunque rimane la ‘prima non eletta’ delle squadre che aspirano alla Serie C unica.
NORMANNA IN PREDA AI FANTASMI. Certo la sfida era di quelle improbe per la truppa di Nello Di Costanzo che torna da Teramo con tanto amaro in bocca per il risultato, ma nel contempo, con la certezza confortante di aver disputato al cospetto della capolista una prova gagliarda e che solo la malasorte le ha impedito di uscire dal Piano d’Accio con un risultato di prestigio. Il gol di Sassano – ancorché irregolare - non ha affatto mandato in angoscia i granata che hanno ribattuto agli uomini di Vivarini colpo su colpo, finendo col colpire all’ultimo assalto con Vicentin una clamorosa traversa, che grida ancora vendetta.  Il gol subito comunque ha fatto già rizzare le antenne ai vertici granata e fa bene Molino a denunciare urbi et orbi la nuova ‘svista’ arbitrale che ha comportato un’altra sconfitta per Di Vicino e compagni. La squadra di Di Costanzo comunque nonostante la battuta a vuoto resta ancorata alla zona promozione e domenica prossima al Bisceglia andrà in onda il derby normanno che per i padroni di casa potrebbe significare anche aggancio in classifica.
PICCOLI PASSI. Nella zona alta della graduatoria. oltre alle due lepri, vince solo, come detto, il Castel Rigone di Fusi; per il resto si registrano tanti pareggi dal Foggia al Melfi per finire alla Vigor Lamezia, per cui la classifica non subisce sensibili variazioni in quel segmento. Chieti e Tuttocuio – per quest’ultimo solo un punto nelle ultime cinque gare – vengono acciuffate dall’Aprilia e sentono ora il fiato sul collo di Messina e Martina. Anche le ultime tre smuovono la classifica con l’Arzanese che sembra aver definitivamente assimilato la cura Marra ed i benefici che Costagliola sta apportando all’organico. A tal uopo va registrato che dopo le recenti uscite dei vari Di Ruocco, Monti, Picascia, Insigne e da ultimo Merito, con gli innesti di Polverino e delll’ex falchetto Matteo Patti ora il tecnico può disporre anche di Ventre e soprattutto di Salvatore Sandomenico che proprio in biancazzurro ha espresso il meglio di sé, rendendosi protagonista assoluto della scalata dall’Eccellenza alla Seconda Divisione. Contro il Martina, pur senza sigillo nel tabellino marcatori, il bomber si è già messo in evidenza: da lui e dagli altri Marra si attende il contributo per una clamorosa salvezza.

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