scusate ma è una cosa saputa ke x avere in gestione un impianto comunale bisogna fare una carta scritta al comune....nn è ke il comune si fa la rikiesta da solo! e pure mi meraviglio di Lombardi, fatto la rikiesta del Pinto no quella del Commaia!!! e poi si lamenta ke nn gli viene concessa!! e come lamentarsi ke nn si vince il superenalotto!!! se nn gioki cm fai a vincere!!!...
Se con l'apertura delle buste, Lombardi e la Casertana non avranno il commaia. Ha proposto il pinto. Facendoci il sintetico sopra non avranno più bisogno di allenarsi altrove, perché si allenerebbero anche al punto . Anche le giovanili. Si, si usurerebbe più in fretta, ma con una corretta manutenzione staremmo apposto per 4 o 5 anni
Se si decidono presto, I lavori verrebbero fatti subito dopo una partita giocata in casa. Ci vuole meno di una settimana per una ditta esperta a mettere un sintetico. Speriamo
Anche sui siti di serie A , incominciano a seguirci
In Lega Pro c’è chi fa meglio della Juve: si fanno chiamare “Falchetti”, e volano più in alto di tutti… 29 gennaio 2014 15:00 Cristiano Corbo Rompipallone
casertana tifosi 2014
spazioJuve? Il 1991 è stato l’anno delle rivoluzioni: l’Unione Sovietica perdeva ogni pezzo, Gorbacev si dimetteva, e addirittura fu sciolto il mitico Patto di Varsavia. Nel frattempo, però, la Casertana tornava in SerieB.
LA STORIA - Certo, magari questo non verrà ricordato nei manuali di storia moderna, ma molto probabilmente, se chiedete ad un casertano qual è stato l’anno più bello della propria identità sportiva, questi v’indicherà senza batter ciglio il ’91. Dopo tanto penare, la grande vetrina della serie cadetta era lì, alla portata di una delle tifoserie più importanti d’Italia. E la sensazione era che il gran calcio sarebbe durato per tanto, tantissimo tempo. Tuttavia, lo sosteneva anche Demostene: “Nulla è più facile che illudersi, perché l’uomo crede vero ciò che desidera”. E quindi dal ’91 si arrivò al ’92: dalla B alla C, fino alla caduta. Che ha fatto male. LA RISALITA - Dopo ventidue anni di sacrifici, sudore, e troppe promesse, la Casertana ritorna nel calcio che conta. E lo fa da protagonista. Con buona pace del filosofo greco, che magari, dall’altra parte del cielo, può annoverare l’ennesima eccezione alla sua regola. Nonostante ciò, qualche fantasma è apparso davvero: in seguito alle prime tre giornate, di certo non esaltanti, l’allora tecnico rossoblù Ezio Capuano lascia subito, stufo delle presunte critiche e di una squadra che faceva fatica ad ingranare. La squadra, quindi, viene affidata ad un uomo di esperienza: Guido Ugolotti, toscano poco appariscente, ma assolutamente dedito al lavoro. I frutti, infatti, non si fanno così attendere… MEGLIO DELLA JUVE - Tutto accade sul campo del Martina Franca, siamo alla ventunesima giornata della 2ª divisione (gir.B) della Lega Pro. Dopo oltre novanta minuti di gioco, non c’è spettatore che immagini un risultato diverso da quello 0-0 che sa tanto di beffa. Alla fine, però, capita che un pallone si alzi, e vada a finire proprio nella zona di Antonazzo. La sfera lì, l’appoggio dolce in porta ed è vittoria. Gioia, tanta gioia. Ed altri tre punti che proiettano i rossoblù ad un punto dalla capolista Cosenza. Ma non è finita qui: dalla Liguria arriva la notizia che la Virtus Entella è stata sconfitta. La Casertana, quindi, diventa la più “continua” squadra italiana. Sedici risultati utili consecutivi e Juve alle spalle. E poi dicono che i sogni non s’avverano.
IL COMMENTO - Pronte e puntuali arrivano anche le parole di mister Ugolotti, gonfio di gioia e di orgoglio: “C’è grande soddisfazione, inutile negarlo, soprattutto perché giunto in un campionato dove mai come quest’anno nessuno è disposto a cedere di un millimetro”. Ma non c’è tempo per festeggiare, bisogna centrare la salvezza per consentire la partecipazione alla prima Lega Pro senza “divisioni”. Per continuare a volare. Dalla C, alla B. E poi chissà. Nel frattempo, i “Falchetti” possono guardare tutti dall’alto verso il basso. Chapeau.
Ringraziamo Cristiano Corbo per l'articolo che ci ha dedicato, ed sggiungerei una postilla: "Dopo 22 anni di sacrifici, sudore, troppe promesse E LE CONTINUE E RIPETUTE AVVERSITÀ ED OSTILITÀ DELL' AMMINISTRAZIONE LOCALE"
scusate ma è una cosa saputa ke x avere in gestione un impianto comunale bisogna fare una carta scritta al comune....nn è ke il comune si fa la rikiesta da solo! e pure mi meraviglio di Lombardi, fatto la rikiesta del Pinto no quella del Commaia!!! e poi si lamenta ke nn gli viene concessa!! e come lamentarsi ke nn si vince il superenalotto!!! se nn gioki cm fai a vincere!!!...
RispondiEliminaSe con l'apertura delle buste, Lombardi e la Casertana non avranno il commaia. Ha proposto il pinto. Facendoci il sintetico sopra non avranno più bisogno di allenarsi altrove, perché si allenerebbero anche al punto . Anche le giovanili. Si, si usurerebbe più in fretta, ma con una corretta manutenzione staremmo apposto per 4 o 5 anni
RispondiEliminaÈ questo il punto: "con una corretta manutenzione"!
EliminaA Caserta? Mah. Anzi... mai
La manutenzione è affidata allo stesso Lombardi. Lui l'ha proposto. Il comune dovrebbe provvedere ad altro.
Eliminaquesti lavori a fine campionato Franco? per già giocarci il prossimo campionato?
EliminaSe si decidono presto, I lavori verrebbero fatti subito dopo una partita giocata in casa. Ci vuole meno di una settimana per una ditta esperta a mettere un sintetico. Speriamo
RispondiEliminaAnche sui siti di serie A , incominciano a seguirci
RispondiEliminaIn Lega Pro c’è chi fa meglio della Juve: si fanno chiamare “Falchetti”, e volano più in alto di tutti…
29 gennaio 2014 15:00 Cristiano Corbo Rompipallone
casertana tifosi 2014
spazioJuve?
Il 1991 è stato l’anno delle rivoluzioni: l’Unione Sovietica perdeva ogni pezzo, Gorbacev si dimetteva, e addirittura fu sciolto il mitico Patto di Varsavia. Nel frattempo, però, la Casertana tornava in SerieB.
LA STORIA - Certo, magari questo non verrà ricordato nei manuali di storia moderna, ma molto probabilmente, se chiedete ad un casertano qual è stato l’anno più bello della propria identità sportiva, questi v’indicherà senza batter ciglio il ’91. Dopo tanto penare, la grande vetrina della serie cadetta era lì, alla portata di una delle tifoserie più importanti d’Italia. E la sensazione era che il gran calcio sarebbe durato per tanto, tantissimo tempo. Tuttavia, lo sosteneva anche Demostene: “Nulla è più facile che illudersi, perché l’uomo crede vero ciò che desidera”. E quindi dal ’91 si arrivò al ’92: dalla B alla C, fino alla caduta. Che ha fatto male.
LA RISALITA - Dopo ventidue anni di sacrifici, sudore, e troppe promesse, la Casertana ritorna nel calcio che conta. E lo fa da protagonista. Con buona pace del filosofo greco, che magari, dall’altra parte del cielo, può annoverare l’ennesima eccezione alla sua regola.
Nonostante ciò, qualche fantasma è apparso davvero: in seguito alle prime tre giornate, di certo non esaltanti, l’allora tecnico rossoblù Ezio Capuano lascia subito, stufo delle presunte critiche e di una squadra che faceva fatica ad ingranare. La squadra, quindi, viene affidata ad un uomo di esperienza: Guido Ugolotti, toscano poco appariscente, ma assolutamente dedito al lavoro. I frutti, infatti, non si fanno così attendere…
MEGLIO DELLA JUVE - Tutto accade sul campo del Martina Franca, siamo alla ventunesima giornata della 2ª divisione (gir.B) della Lega Pro. Dopo oltre novanta minuti di gioco, non c’è spettatore che immagini un risultato diverso da quello 0-0 che sa tanto di beffa. Alla fine, però, capita che un pallone si alzi, e vada a finire proprio nella zona di Antonazzo. La sfera lì, l’appoggio dolce in porta ed è vittoria. Gioia, tanta gioia. Ed altri tre punti che proiettano i rossoblù ad un punto dalla capolista Cosenza. Ma non è finita qui: dalla Liguria arriva la notizia che la Virtus Entella è stata sconfitta. La Casertana, quindi, diventa la più “continua” squadra italiana. Sedici risultati utili consecutivi e Juve alle spalle. E poi dicono che i sogni non s’avverano.
IL COMMENTO - Pronte e puntuali arrivano anche le parole di mister Ugolotti, gonfio di gioia e di orgoglio: “C’è grande soddisfazione, inutile negarlo, soprattutto perché giunto in un campionato dove mai come quest’anno nessuno è disposto a cedere di un millimetro”. Ma non c’è tempo per festeggiare, bisogna centrare la salvezza per consentire la partecipazione alla prima Lega Pro senza “divisioni”. Per continuare a volare. Dalla C, alla B. E poi chissà.
Nel frattempo, i “Falchetti” possono guardare tutti dall’alto verso il basso. Chapeau.
E queste sono soddisfazioni!
EliminaLombardi, prendere la Casertana è stata il miglior affare della tua vita.
Ringraziamo Cristiano Corbo per l'articolo che ci ha dedicato, ed sggiungerei una postilla: "Dopo 22 anni di sacrifici, sudore, troppe promesse E LE CONTINUE E RIPETUTE AVVERSITÀ ED OSTILITÀ DELL' AMMINISTRAZIONE LOCALE"
EliminaIl 1991 fu un anno magico per i casertani anche perché la Phonola vinse lo scudetto.
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