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venerdì 4 febbraio 2011

Casertana: il 28 febbraio stadio ‘Pinto’ promosso o bocciato…altrimenti c’è Casal di Principe

Questo deve essere l’anno della svolta, ma su tutti i fronti. Il refrain è giusto che non smetta mai di suonare. La società vuole che in campo la squadra punti dritto all’obiettivo, per il resto ci pensa Verazzo. Ma fatto sta che per il patron non c’è mai pace. Avrebbe voluto pensare ‘soltanto’ al calcio giocato, ma qui i problemi non mancano mai. Il ‘Pinto’ continua ad essere un tormento senza fine. Fin qui la mole dei lavori portati a termine è senza dubbio considerevole. Mai è stato posto in essere un intervento di tale portata. Ma questo sembra non bastare. Le lacune sono grandi, grandissime, ma soprattutto manca purtroppo collaborazione da parte della città…e non certo di quella fetta di essa dal cuore rossoblu
UNO STADIO, UN’INCOGNITA – Sembra di essere impelagati in una missione senza fine. Ogni volta che si ha l’impressione di essere di fronte all’ultimo ostacolo da superare, ecco venir fuori la novità. Difetti abilmente occultati negli ultimi anni, ma inspiegabilmente diventati talmente evidenti che nessuno sembra intenzionato a chiudere un occhio, neppure se si tratta di un virgola fuori posto. Insomma la sfida di cui Verazzo aveva parlato a settembre, ha assunto proporzioni inimmaginabili.

URGE DOCUMENTAZIONE, ALTRIMENTI –
Lavori su lavori per cercare di evitare la chiusura del ‘Pinto’. Lo scorso dicembre si è andati molto vicini al divieto di disputa dei match in viale Medaglie d’Oro ed ora c’è un altro grande esame da superare. Il ‘Pinto’ è sotto la lente di ingrandimento degli organi competenti. Lo stadio richiede accorgimenti fin qui impensabili. C’è tempo fino al 28 febbraio quando è previsto il sopralluogo definitivo. In tale occasione lo stadio dovrà rispettare tutti i parametri richiesti per ottenere il fatidico certificato che possa dare l’omologazione definitiva al ‘Pinto’. Inutile nasconde che Verazzo sta cercando di prendere due piccioni con una fava. Visto che bisogna mettere a nuovo il ‘Pinto’, giusto farlo rispettando già da ora i parametri della Lega Pro. La Casertana, infatti, è sotto l’attenta osservazione dei prof. Al di là dei discorsi fatti dal presidente della Lega Pro Macalli, il quale ha parlato ripescaggio ‘bloccati’, Caserta resta una piazza che potrebbe tornare utile per colmare quei vuoti che inevitabilmente si verranno a creare vista la crisi dilagante tra Prima e Seconda Divisione. Due, però, le prerogative da rispettare: necessario lottare fino alla fine per la vittoria del campionato e avere uno stadio che non funga da zavorra. Insomma la Casertana deve farsi trovare pronta in caso di vittoria del campionato o di altro.
SE NON C’E’ LA DOCUMENTAZIONE – Ma è giusto fare un passo per volta. Il 28, o giù di lì, si dovrebbe arrivare al capolinea della vicenda stadio. Per il ‘Pinto’ ci sarà l’ultimo esame da superare: promosso o bocciato. Non ci sarà una via di mezzo. Continua la corsa contro il tempo del presidente per evitare brutte sorprese. Questo pomeriggio i lavori si sono spostati in Tribuna ed hanno interessato la copertura ormai sempre più simile ad un’enorme groviera. Un intervento che ha portato alla luce condizioni più gravi di quanto si potesse pensare. Si continua a lavorare e correre, ma fatto sta che l’affannosa lotta contro il tempo sembra interessare soltanto al club. E pensare che si tratta di una struttura pubblica. Con la caduta di Petteruti, la latitanza dell’ente comunale è diventata più ‘giustificata’, ma pur sempre inaccettabile. La classe politica, poi, al momento ha battuto soltanto la strada delle promesse e delle parole inutili. Verazzo ancora solo. Una realtà che fa rabbia. La domanda è sempre la stessa: ma allora si vuole far andare via a gambe levate l’unico che dopo anni di depressione ha provato realmente a voltare pagina? Caserta mediti!
A CASAL DI PRINCIPE – E se il ‘Pinto’ non dovesse ottenere l’omologazione? Beh, la Casertana sarebbe costretta ad emigrare sin da subito altrove. Una possibilità remota, ma non da escludere. La società in questi mesi si è cautelata guardandosi attorno. Capua inizialmente era stata la metà più gettonata, ma oggi in cima alla lista c’è Casal di Principe. Lo stadio che ha visto le vittorie dell’Albanova con un paio di mosse potrebbe ottenere l’omologazione ed ospitare le gare della Casertana. Qui tutto sarebbe più facile anche viste la capienza chiaramente inferiore rispetto al ‘Pinto’. Ma inutile dire che questa sarebbe una sconfitta enorme per la città della Reggia.
fonte: interno18.it

1 commento:

  1. ...Cosa dire...stiamo raccogliendo ciò che abbiamo seminato in anni di amministrazioni elette solo per clientelismo,disaffezione e mancanza di amore verso la propria città e verso i suoi simboli ed i suoi valori,ad essere succubi e schifosamente divenuti un quartiere di Napoli e dei suoi lerci interessi.......
    Povera Caserta mia...come ti hanno combinata, violentata ed umiliata in continuazione e con i tuoi figli incapaci di difenderti....ti hanno abbandonata.

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